Il festival Orzorock torna dove tutto è partito, alla cava di località Cosmo a Gragnano. Dopo una edizione “fuori sede” a Piacenza, uno dei festival rock più longevi della nostra provincia, che infatti arriva alla ventiduesima edizione, torna a casa. Lo fa in una unica, lunghissima, serata rock con tanti nomi piacentini e altri provenienti da diverse zone d’Italia.
Se la line up dell’evento la stiamo scoprendo giorno dopo giorno sui social, al centro resta il ritorno del festival tra la sabbia e i sassi del Trebbia di Gragnano, un posto che è diventato sempre più storico con il passare degli anni e delle edizioni, e che rende Orzorock ancora più unico. E chi, se non Gabriele Gaby Finotti, Presidente dell’Associazione Orzorock, poteva spiegarci meglio questo “back to Trebbia”?
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Un evento che stavolta è stato accorpato in unico giorno. Spiegaci la scelta.
La data secca è proprio per cercare di riprendere il festival da dove eravamo rimasti… l’associazionismo non va più molto di moda fra i più giovani e cerchiamo di inventarci qualcosa per mandare avanti nello stesso stile Orzorock. È un esperimento che porterà a conclusioni chiare e definitive sul futuro di una festa così difficile da organizzare, come così amata da chi vi partecipa. Ringrazio i membri di Associazione Orzorock, lo staff dell’etichetta Orzorock Music ed il comune di Gragnano Trebbiense per l’impegno a tornare in Trebbbia.
Esatto, l’etichetta Orzorock Music… Che ruolo avrà?
L’etichetta da me fondata nel 2014, anche un po’ casualmente per motivi che non vi sto a dire è il foraggiamento artistico principale per il festival. Quest’anno la qualità è molto elevata, però per avere tutti i nomi, bisogna avere ancora un po’ di pazienza e seguirci sui social!
Come sarà ritornare alla cava di località Cosmo?
Sarà un grande ritorno dopo 2 anni per una edizione 22 tutta da gustare… più di un giorno non potevamo, quindi un Orzorock tutto d un fiato! QuotidianoPiacenzaOnline