Sono riprese questa mattina le ricerche di Massimo Sebastiani ed Elisa Pomarelli, la coppia di amici di 45 e 28 anni scomparsa da quasi una settimana. Il campo base è stato spostato in zona Veleia Romana, nel comune Lugagnano Val d’Arda – PC). In questa area i cani molecolari avrebbero trovato alcune tracce.
Intanto nella ricerca sono stati coinvolti anche gli speleologi del Soccorso Alpino che possono essere utili per ispezionare grotte ed anfratti e magari trovare il famoso bunker di cui Sebatiani aveva parlato ad alcuni mici, sempre ammesso che veramente esista.
Quello odierno è il sesto giorno di ricerca. Tanti anche i volontari che continuano a dare una mano alla protezione civile, ai carabinieri, del Vigili del Fuoco. Nei giorni scorsi proprio le forze dell’ordine avevano sottolineato ad alcuni mici di Elisa l’importanza di “mappare” il territorio di raccogliere cioè informazioni utili fra chi conosce queste zone sulla presenza di “rifugi, cave, anfratti e simili” in particolare, ora, fra Lugagnano e Morfasso. Intanto in seguito all’incontro avvenuto ieri in Prefettura ANPAS ha deciso di implementare in modo significativo risorse, uomini e mezzi impegnati nella ricerca.
«Facciamo seguito all’input dato dalla Prefettura di Piacenza, cercando di dare il massimo – ci ha detto il responsabile Regionale di Protezione Civile di ANPAS Emilia Romagna Paolo Rebecchi, presente al campo base già dalle prime ore della mattina – nonostante gli impegni e l’attività abituale, tra persone operative e di coordinamento abbiamo coinvolto per la giornata di oggi circa 30 operatori, che si vanno a sommare a tutti quelli che hanno collaborato nelle giornate precedenti”. Per ANPAS sono infatti presenti equipaggi con mezzi fuoristrada e attrezzati con tecnologia GPS, unità cinofile, ed un’ambulanza di soccorso; oltre agli operatori della Provincia di Piacenza, si rileva la presenza delle Unità Cinofile di ANPAS provenienti dalla Provincia di Parma».
Sul posto sono presenti anche numerose altre organizzazioni di Protezione Civile, con i loro volontari che da giorni si impegnano instancabilmente nelle difficili operazioni di ricerca.
I tecnici speleo del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico hanno ispezionato le cavità di Monte Giogo, tra i comuni di Castell’Arquato e Lugagnano val d’Arda. Contemporaneamente, la componente alpina ha continuato la bonifica di pendii boscosi, radure e sentieri. Purtroppo al momento nessuna novità da segnalare. Le ricerche continueranno fino a sera e in mancanza di sviluppi proseguiranno anche della giornata di domani.
Parallelamente continuano le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Piacenza e non si esclude nessuna pista.
(Foto Anpas)