Una occasione per farsi gli auguri di Natale e per constatare da vicino il luogo del ritrovamento del momento, la Galleria Ricci Oddi dove martedì scorso è stato “ritrovato” l’ormai famigerato “Ritratto di Signora”, opera di Gustav Klimt. A presenziare il prefetto Falco, ma anche la direttrice delle Novate Maria Gabriella Lusi, nonchè il personale della Prefettura e una rappresentanza degli appartenenti delle Forze Armate e dell’Ordine.
Il prefetto Falco non nasconde la propria soddisfazione per la visita in Ricci Oddi: “Un’opportunità per i colleghi di fare una visita guidata nella Galleria – sottolinea -, sin dal primo giorno che sono venuto a Piacenza ho scoperto che molti piacentini non conoscono i luoghi della piacentinità. Il Natale percò doveva essere un regalo, perchè siamo nella società con tutti accanto, mentre noi organizzavamo questo incontro è venuta fuori la scoperta che sta tenendo banco da giorni: questa è l’ennesima circostanza che mi lega positivamente a Piacenza. Altro dato che mi piace constatare è il riconoscimento di personalità giuridica alla Ricci Oddi, ora bisogna vedere se sarà Associazione o quale altra tipologia”.
Un riconoscimento importante perchè la Galleria possa gestire al meglio i futuri introiti provenienti, ad esempio, dalle visite.
Durante la visita sono stati illustrati i dipinti di maggior rilievo della Galleria, partendo proprio dalla sala 20, dove si trovava il Klimt rubato nel 1997.
La Galleria Ricci Oddi venne inaugurata nell’ ottobre 1931, in assenza del donatore, troppo schivo per prendere parte alla cerimonia a cui parteciparono i principi di Piemonte, Umberto e Maria José di Savoia.
Negli anni successivi continuarono gli acquisti, a cui provvedeva direttamente il fondatore (sono decine di opere, tra le quali emerge Donne in barca di Felice Casorati, dalla Biennale del 1934).
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