Ruolino di marcia perfetto per la squadra di Fefè de Giorgi, 12 vinte su 12 giocate, oltre all’onore di essere campioni d’Italia, d’ Europa e del Mondo in carica. Insomma al PalaBanaca se non si sono presentati i marziani di questo sport poco ci manca. Tra i nomi altisonanti spicca quello di Osmany Juantorena, ma sarebbe riduttivo parlare solo di lui, c’è anche un Robertlandy Simon, vecchia conoscenza della vecchia Piacenza, un ex di fatto insomma.
La Gas Sales è l’outsider, può fare l’impresa (ma serve la miglior Piacenza) o perdere 3 – 0, in fondo nessuno avrebbe niente da recriminare.
PRIMO SET
Simon non perdona a muro, Stankovic risponde, il check da ragione a Piacenza su un presunto tocco a del muro, 2 – 3. Partiamo in scia, pareggio di Nelli, nonostante il tentato recupero di Juantorena. Regalo di Simon in battuta, Gas Sales che per ora tiene botta, 6 – 7. Invasione di Kooy, doppio tocco, e Gardini chiede timeout. Gran battuta di Kooy, ma Juantorena non scherza. Poi questi sbaglia, sospiro di sollievo. Il set scivola via piuttosto velocemente, si segnala solo il punto del 16 – 20 per Piacenza, dopo il salvataggio di piede sui cartelli pubblicitari, Kooy decide di andare direttamente in braccio ai tifosi per recuperare un pallone fuori dal campo, dall’altra parte un’attonita Lube spara la schiacciata sulla rete. Gesti che valgono da soli il prezzo del biglietto.
La Lube chiude 20 – 25
SECONDO SET
Finta sulla pipe e la Lube va subito avanti, ma il monster block di Berger porta Piacenza avanti per la seconda volta nella partita. Juantorena ristabilisce la parità. Muro di Rychlicki, Stankovic sulla linea lunga tiene a galla Piacenza. 3 – 4, non bisogna scomporsi, la difesa tocca sull’attacco, 3 – 5. Berger lavora sulle mani a 3 di Civitanova, sempre due di distacco. Gardini visibilmente turbato, chiede timeout. Poco da dire, Kooy la mette fuori, la Lube mette sette punti tra se e la Gas Sales, un’eternità pallavolistica. Nelli risponde, prova a dare una scossa, Simon risponde.
Scanferla prende un gran pallone, Botto trova il manifuori, ma siamo a -10, doppiati nel punteggio e nel morale. Fefè de Giorgi chiama timeout dopo una buona serie piacentina, complice anche uno svarione di Leal che liscia il pallone. 13 – 21, Diamantini mette a segno un buon primo tempo. Leal mette a segno un punto da videogame, da fermo e da oltre tre metri, infila la difesa. Monster block di Stankovic, 14 – 24, Kooy rimanda la fine del set, chiuso dall’ex Simon in combinazione, 15 – 25
TERZO SET
Due pipe identiche di Juantorena, poi Leal sbuca da dietro la schiena di Simon per uno schema ben collaudato vicino rete, 2 – 6. Gardini chiama ancora timeout, Piacenza si tiene a quattro lunghezze, 5 – 9. Juantorena ha il braccio caldo, Nelli mette in difficoltà la difesa che non trattiene la schiacciata. Anche la fortuna ci si mette, Diamantini sulla battuta trova il tocco del nastro.
Veloce di Simon, Piacenza sotto di sette. Il set può dire ancora poco, si chiude ancora peggio degli altri (13 – 25). Piacenza perde contro i campioni del mondo, forse si poteva chiedere di più dai giocatori che pur mostrando alcuni lampi di buon gioco in determinate occasioni, chiudono il 2019 al decimo posto a un passo dalla zona retrocessione. Contando le vittorie al tie break, Piacenza ha lasciato sul campo ben sette punti: sarebbe sesta, in piena zona playoff. Insomma le possibilità ci sono tutte, serve forse maggiore lucidità nei momenti chiave della partita.