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C’è tempo fino al 4 aprile per presentare osservazioni al PUMS

E’ passato quasi inosservata la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) del Comune di Piacenza.

La Giunta guidata dal sindaco Patrizia Barbieri ha adottato, con la deliberazione n.20 del 24 gennaio 2020 il documento che detta le linee guida per la mobilità sostenibile nella nostra città, per il decennio venturo.

L’avvenuto deposito (il n.24 del 05.02.2020) è un passaggio formale importante perché ha fatto scattare il conto alla rovescia di 60 giorni entro il quale chiunque sia interessato potrà presentare delle osservazioni (di tipo generale) al piano: l’ultima data utile sarà il 4 aprile 2020.

Queste osservazioni non sono una questione di mera forma perché verranno esaminate dalla Regione Emilia Romagna (Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale) che sul PUMS è chiamata ad esprimere un Parere motivato, tenuto conto proprio dei rilievi presentati e degli esiti della consultazione.

Come spiega la versione elettrica del Bollettino regionale «entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente avviso, chiunque può formulare osservazioni in forma scritta e in carta libera, sul PUMS, sul Rapporto Ambientale, sulla Sintesi non tecnica e sullo Studio di incidenza, consapevole che tali osservazioni, che saranno valutate per l’approvazione definitiva del Piano medesimo, potranno essere pubblicate nei documenti di Piano. Le osservazioni devono essere indirizzate al Comune di Piacenza, Ufficio Protocollo Generale – Viale Beverora n.57 – 29121 Piacenza, oppure inviate tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo: protocollo generale @cert.comune. piacenza.it allegando fotocopia fronte-retro di un valido documento di identità. È possibile formulare osservazioni utilizzando l’apposito modulo predisposto dal Comune di Piacenza e scaricabile collegandosi al seguente link:».

Il link mancante sul BUR

Qui peraltro si incontra la prima anomalia tecnica perché il link a cui scaricare il modulo non è presente né è cliccabile sul sito regionale.

Il secondo problema tecnico lo troviamo invece sul sito del Comune di Piacenza dove i documenti relativi al piano quando vengono scaricati non sono di fatto leggibili (salvo essere “un po’ smanettoni” e aggiungere l’estensione mancante del file).

I file con estensione errata che li rende non apribili

Per fortuna sono invece caricati correttamente sul sito del Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale della Regione Emilia Romagna, anche se, in questo caso, non è semplicissimo trovare la pagina del procedimento (cliccare qui).

La lettura del materiale è impegnativa visto che il solo documento principale è composto da ben 166 pagine che disegnano (sulla carta) il futuro della mobilità sostenibile cittadina. Scaricate il documento del PUMS

Estensione della ZTL e delle zone pedonali

Come è già stato ampiamente anticipato il piano prevede innanzitutto un allargamento dell’isola pedonale a tre nuovi settori: via Benedettine e vicolo del Guazzo, via Imperatrice Angilberga, vicolo Cortazza, piazza della Cittadella, via Borghetto, via S. Bartolomeo, via Campagna.

Inoltre è prevista la pedonalizzazione di piazza Casali e piazza Cittadella «in sintonia con il progetto di riqualificazione del comparto urbano, tenendo presente sia la nuova localizzazione del capolinea dei bus urbani a servizio del polo scolastico che delle rampe di ingresso e uscita dal parcheggio interrato».

Inoltre, nel documento, si parla anche di «estensione dell’area pedonale dintorni di piazza Cavalli. Nello specifico si prevede la pedonalizzazione di via Illica, vicolo S Ulderico e via Mazzini fino a via Mentana. «Rimozione della sosta e interventi puntuali di pedonalizzazione nel sagrato della parrocchia del Santo Sepolcro, sagrato della chiesa di San Giovanni (installazione di Pilomat per ingresso alle proprietà private), e sagrato della chiesa San Fermo».

Introduzione della Zona a basse emissioni

Il PUMS inoltre propone l’introduzione nell’abitato di Piacenza di una Zona a base emissioni (Low Emission Zone – LEZ) in grado di limitare progressivamente attraverso un sistema di controllo di accessi.

Il piano parla anche della realizzazione di barriere fonoassorbenti lungo la A21 nel territorio del Comune di Piacenza, in corrispondenza di centri o punti abitati.

Alcune delle misure del Pums hanno orizzonti molto lontani (se mai si riusciranno a realizzare) come ad esempio la metropolitana leggera definita «sistema di trasporto rapido di massa in grado di migliorare il collegamento tra la Stazione Ferroviaria e il nuovo polo ospedaliero».  Per ora il Comune ha chiesto fondi al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per la “redazione dello studio di fattibilità”.

Spostamento dell’autostazione

Un altro punto del piano è la rilocalizzazione dell’autostazione dei bus urbani ed extraurbani che «sarà in corrispondenza dell’attuale parcheggio di Viale Sant’Ambrogio».

Dunque il piano riconosce formalmente che la scelta di collocare il terminal bus nell’area del cosiddetto ex “Piano Caricatore” fu sbagliata innanzitutto a causa della troppa distanza con la stazione (circa 750 metri).

Nuovi parcheggi

Il Pums prevede la realizzazione di nuovi parcheggi di interscambio che dovrebbero essere così collocati:

Stazione Ferroviaria lato Nord.

Fermata ferroviaria San Nicolò.

Strada Farnesiana e Tangenziale.

Strada Agazzana e Tangenziale.

Dovrebbero essere invece riqualificati i parcheggi di interscambio esistenti (quello del cimitero e di Montale) e dovrebbe essere realizzato il parcheggio interrato piazza Cittadella (256 posti auto di cui 50 ad uso privato). Inoltre è previsto l’adeguamento del parcheggio di via Augusto Porta e di via dell’Artigianato.

Il PUMS fra le altre cose prevede anche la nomina di un “City Logistic Manager” con il compito di coordinare tutte le attività di city logistics del comune di Piacenza. Si parla di introdurre “logistica green” e ciclo logistica (consegna con bici carrelli al posto dei furgoni) e di realizzare una sorta di magazzino (al posto dell’attuale autostazione) per le consegne centralizzate degli acquisti effettuati tramite e-commerce.

I nuovi insediamenti logistici

Il piano tiene anche conto dei possibili ampiamenti previsti in alcune zone dedicate alla logistica e che, a parere di molti (contrari all’estensione) sono destinate ad aumentare il traffico di mezzi pesanti nella periferia della città.

Il Pums non è in realtà uno strumento di pianificazione urbanistica ma si limita a fotografare scelte fatte (o future) che possano avere impatti sulla mobilità cittattadina e cerca di studiare soluzioni che possano mitigare gli effetti derivanti da questi insediamenti.

Questi gli interventi previsti sul territorio comunale:

Nuovo Polo Logistico denominato “AP6 – Granella”

L’Area AP6 Granella si stende su un’area di circa 410.000 mq ed è localizzata in posizione contigua all’Area AP3. Essa costituisce l’ultimo comparto attuativo del Polo Logistico piacentino che ha visto il suo sviluppo insediativo a partire dall’inizio degli anni 2000 e risulta, ad oggi, con riferimento all’area AP3, quasi interamente realizzato. 50.000 mq. della superficie complessiva dell’area verranno destinati ad infrastruttura ferroviaria nell’ambito della realizzazione del “Polo del ferro”.

Nuova area di sviluppo logistico AP12 Mandelli

Il comparto AP12 “Mandelli” si sviluppa su una Superficie territoriale di oltre 190.000 m2 e prevede al suo interno la realizzazione di un grande impianto logistico.

Nuovo insediamento denominato “Borgoforte Truck Center”

L’intervento in progetto prevede, in località Borgoforte, lo sviluppo di insediamenti destinati a parcheggio integrato per autotreni dotati di strutture di servizio.

Nuovo Truck Center di Via Lorenzini.

Il progetto denominato ‘Truck Center’ in corrispondenza di Via Lorenzini prevede lo sviluppo di un’area destinata ad attività di supporto alle realtà produttive insediate nella zona con spazi di sosta scoperti e coperti (controllati) per i mezzi pesanti che gravitano all’interno dell’area logistica.

Espansione del Polo Logistico PPST3

PPS3 è un polo produttivo di sviluppo territoriale tra Borghetto e Roncaglia previsto nel PSC (2016) in ottemperanza al PTCP (2007) il cosiddetto Bollone.

Interventi sulla rete tangenziale

Gli interventi previsti riguardano principalmente il completamento del sistema tangenziale di Piacenza, individuando come prioritario il completamento della tangenziale sud di Piacenza dalla S.P. 7 alla A21.

«Funzionale a tale intervento risulta essere, pertanto, l’apertura del nuovo casello di Rottofreno lungo la A21. Allo scopo di completare il potenziamento del sistema della tangenziale e diminuire i flussi di attraversamento interni, il PUMS individua come altrettanto importante la realizzazione di un sovrappasso della rotatoria SS45 lungo la tangenziale sud e il raddoppio della tangenziale nel tratto fra Via Caorsana e la SS9 a due corsie per senso di marcia. Questo intervento interessa anche l’allargamento di due cavalcaferrovia e il miglioramento della rotatoria che collega la tangenziale con la SS9. Il PUMS propone l’interdizione del transito dei veicoli pesanti dall’asse urbano della ex SS10, indirizzando i flussi dei veicoli pesanti sulla SP587».

Cosa è il PUMS

Il Pums – cercando di riassumere e semplificare – fotografa la situazione in essere sul fronte della mobilità, tiene conto degli sviluppi prossimi venturi (come nuovi parcheggi, estensione dei poli logistici etc.), raccoglie i risultati del confronto fra la parte politica e quella tecnica dell’amministrazione e le istanze dei cittadini (ottenute attraverso tour nei quartieri ed un sondaggio online) e tenta di individuare le soluzioni più efficaci per rendere (più) sostenibile la mobilità urbana.

Sono così stati individuati «gli interventi di ambito urbano e territoriale con i quali il PUMS sarà chiamato a confrontarsi nel prossimo decennio» e  «le caratteristiche e le principali criticità (punti di forza e di debolezza) relative al sistema della mobilità della città di Piacenza».

Punti di forza e di debolezza

Punti di forza ad esempio sono la posizione strategica del territorio piacentino e le buone interconnessioni stradali mentre un punto di debolezza è l’attraversamento della A21 a ridosso della città.

Punto di forza è la posizione “centrale” della stazione ferroviaria mentre punto di debolezza è la distanza di quella dei bus. Ed ancora positiva la capillarità del servizio di bus, negativa la scarsa frequenza dei mezzi pubblici (con attese raramente inferiori ai 15/20 minuti). Secondo lo studio anche le rotatorie hanno un aspetto negativo, quello di non permettere il passaggio semaforico prioritario per i pullman.

Secondo gli estensori del documento «l’area centrale presenta una buona dotazione di sosta a pagamento (6.731 posti/auto)» e vanta la «presenza di quattro parcheggi scambiatori nelle aree più esterne alla città (interscambio autolinee TPL)».

Si sottolinea invece che «l’offerta di posti su strada nel centro storico comporta una elevata occupazione di suolo pubblico» ed ancora che «è elevata la dotazione di spazi di sosta non tariffati in ZTL (700 posti/auto)».

Il Pums sostiene che vi sia una «buona dotazione della rete ciclabile, anche se in larga parte si tratta di percorsi promiscui ciclopedonali» ma al contempo riconosce che vi è «l’esigenza di mettere in sicurezza i percorsi ciclabili esistenti» e la «presenza di conflitti tra le diverse componenti di mobilità».

Dal documento emerge anche un dato “curioso”. A Piacenza «vi è un elevato tasso di ricambio del parco autovetture con una presenza di veicoli con bassi standard emissivi (EURO 5 e 6) superiore al dato nazionale, la quota dei veicoli a metano è il doppio della media italiana e la mobilità ciclo-pedonale svolge un ruolo molto significativo per la mobilità urbana».

Nonostante questo, come dimostrano le continue emergenze smog il livello delle polveri sottili rimane molto elevato. Forse perché, come si scopre leggendo un altro passo del documento nella nostra città c’è un alto tasso di motorizzazione circa 62 auto per 100 abitanti contro quello delle città europee di 30/40 auto ogni 100 abitanti.

Fra le ricette per rendere più sostenibile la mobilità c’è quella di estendere la rete di trasporto pubblico a trazione elettrica, rinnovare la flotta veicolare pubblica,  promuovere una maggiore diffusione delle centraline di ricarica per le auto e i veicoli commerciali (privati, flotte aziendali).

Come si diceva la scelta (compiuta negli anni) di rendere Piacenza “capitale logistica del nord Italia” non ha ovviamente ricadute positive in termini di sostenibilità ambientale.

Il PUMS  registra questo dato di fatto e «lavora su due fronti: il primo legato ai futuri sviluppi legati alle attività logistiche all’esterno del centro abitato, cercando di mitigare l’impatto dei mezzi pesanti sul tessuto viario urbano, concentrando i percorsi in corrispondenza degli itinerari lungo la viabilità principale (autostrada e tangenziale). Il secondo che riguarda la logistica urbana, anche in considerazione delle scelte operate in sede comunitaria (cfr. Libro Bianco, 2011). Si individuano gli ambiti di regolazione degli accessi dei veicoli merci rispetto al centro storico, promuovendo azioni rivolte all’ottimizzazione delle consegne. Viene valutata la predisposizione di un centro di consolidamento merci, in prossimità del centro storico e la contestuale distribuzione delle merci con veicoli ambientalmente sostenibili».

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