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Per il comune di Piacenza … non è ” Il Tempo delle App”

Parafrasando il titolo di una famoso film degli anni ’80 (Il Tempo delle Mele), per il Comune di Piacenza non è decisamente tempo di App. Per una applicazione che tarda ad arrivare (quella di Piacenza Parcheggi, per pagare le soste in città) ce n’è un’altra che, presentata solo pochi giorni fa, è prematuramente scomparsa dagli store della Apple e di GooglePlay.

Si tratta dell’interfaccia per i cellulari di “SegnalaQui”, il servizio presentato il 29 gennaio 2020.

Si tratta di una piattaforma web attraverso la quale i cittadini possono segnalare cose che non vanno e disservizi presenti sul territorio del comune di Piacenza.

Quando era stato presentato nessuno aveva avvisato del fatto che, dopo soli 20 giorni, un pezzo importante, ossia l’App, sarebbe stata eliminata (non si può più scaricare e per chi l’aveva installata funzionerà fino al 30 marzo) lasciando il posto solo al sito Internet.

Qualcuno se ne è accorto e la voce ha iniziato a rimbalzare sui social, con commenti fra lo stupito e l’esterrefatto. A chiedersi che fine aveva fatto l’applicazione c’è stato anche il consigliere Rabuffi.

Nel tardo pomeriggio l’amministrazione, attraverso il vicesindaco Baio, ha diffuso un comunicato che spiega il perché di questa scelta e risponde a Rabuffi .

Scelta assolutamente legittima ma che lascia perplessi innanzitutto perché avviene a nemmeno un mese dal lancio. In secondo luogo un sito, per quanto funzionale, ben fatto e veloce, non è esattamente una App e (di solito non si sostituisce ad essa). Anche in termini di costo sviluppare una app è molto più oneroso.

Eppure, tanto per fare un esempio concreto e vicino a molti, i registri elettronici prevedono (per studenti e famigliari) sia la parte web sia l’App. Un perché … ci sarà!

Questo il comunicato diffuso dal Comune

«In questi giorni, gli utenti iscritti al servizio comunale “SegnalaQui” – che consente ai cittadini di notificare con tempestività e immediatezza situazioni di criticità sul territorio – stanno ricevendo dal gestore del sistema alcune informazioni tecniche importanti sull’aggiornamento della piattaforma.

Grazie alla grafica rinnovata, che consente un utilizzo ottimale del sito Internet anche da smartphone e tablet, nonché al consolidamento degli aspetti inerenti alla sicurezza informatica, non sarà più necessario scaricare l’apposita app FedroSuite, ma si potrà accedere direttamente al sito https://piacenza.fedrosuite.com/ con qualsiasi dispositivo. Chi avesse già installato l’applicazione, non più disponibile sugli store Apple e Android, potrà continuare ad usarla sino al 30 marzo prossimo, avvalendosi in seguito delle stesse funzionalità sul portale web.

Tutti i dettagli e le istruzioni a riguardo sono consultabili anche a questo indirizzo: www.comune.piacenza.it/segnalaqui . “Per i fruitori di questo servizio, che abbiamo avviato in via sperimentale qualche settimana fa e che prosegue senza alcuna interruzione – sottolinea il vice sindaco e assessore alla Smart City Elena Baio – non cambierà nulla, se non in meglio. Non dovendo effettuare download non si ingombra la memoria del proprio telefono, si garantiscono ulteriori tutele per gli utenti in termini di privacy e protezione da virus telematici, favorendo inoltre una maggiore accessibilità e la stessa qualità di visualizzazione, indipendentemente dal sistema operativo o dallo strumento di cui ci si avvale”.

SegnalaQui, operativo dal 20 gennaio, ad oggi permette ai cittadini di Piacenza di porre l’attenzione su disservizi relativi alla segnaletica stradale e ai semafori, a situazioni di degrado dovute a rifiuti, mancata pulizia delle strade o deiezioni canine, alla presenza di animali infestanti, all’abbandono di veicoli, alla manutenzione dei cimiteri, a guasti su fontanelle e fontane, stato dei bagni pubblici e furti o anomalie dei defibrillatori presenti in vari punti del territorio urbano.

“Gli ambiti di segnalazione disponibili – commenta a questo proposito Elena Baio – sono in continuo aggiornamento e verranno ampliati nei prossimi mesi. L’Amministrazione comunale crede fortemente nell’utilità e nell’efficacia di questo sistema, che intendiamo promuovere sempre di più e con convinzione. Del resto, stando ai primi riscontri, il servizio è stato molto apprezzato dai cittadini, e di questo ne daremo conto sotto il profilo statistico quanto prima, dopo un sufficiente periodo di sperimentazione. Spiace che qualcuno, come ha fatto il consigliere Rabuffi con un mal riuscito tentativo di ironizzare sugli aggiornamenti informatici in corso, prenda a pretesto le novità per far credere che il servizio non sia più disponibile. Lo rassicuro volentieri del contrario: da oggi in avanti, usare SegnalaQui e comunicare direttamente con gli uffici sarà ancora più facile». 

 

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