“Dico ai piacentini: siete nella condizione di Reggio Emilia di 15 giorni fa quando c’erano ogni giorno più di cento casi. Succedeva questo perché si recuperavano ritardi, si analizzavano le case protette: ho sempre detto che questo è il modo migliore di tracciare la malattia. Questo a Piacenza si sta facendo nelle case e nelle CRA. E’ il modo migliore per evitare che il virus continui a diffondersi”. Così il commissario Venturi oggi ha cercato di tranquillizzare i piacentini davanti a numeri che purtroppo nella nostra provincia sono ancora elevati.
“Nelle CRA dove c’era almeno un positivo stiamo facendo tamponi anche a chi non ha nessun sintomo o pochi e stiamo trovando positivi. Dobbiamo isolarli e se necessario fare delle CRA Covid o trasferirli neglio ospedali se sono gravi”.
“A Piacenza – ha affermato Venturi – lo scenario non vede ricoveri in aumento. C’è grande attenzione per la popolazione. Ieri che era domenica sono stati fatti 800 tamponi fatti in una sola giornata. Stiamo davvero andando dovunque perché uno degli elementi fondamentali è tracciare casi nelle famiglie dove si erano fatti tamponi. Testiamo persone che oggi diamo positive e che magari tra due giorni dichiariamo clinicamente guariti. Stiamo mettendo la provincia di Piacenza sempre più in controllo con un depistage largo che facciamo e faremo con tamponi e test sierologici che utilizzeremo più a Piacenza che nelle altre province”.
“Stiamo mettendo la provincia di Piacenza sempre più in controllo con un depistage largo che facciamo e faremo con tamponi e test sierologici che utilizzeremo più a Piacenza che nelle altre province. Fondamentale che le ASL procedano con i controlli nelle fabbriche: per i segnali che abbiamo la maggior parte degli imprenditori si è attrezzata per garantire le condizioni di sicurezza sul lavoro”.
“Le persone che verranno ricoverate nel futuro saranno sottoposte a tampone, ma questo non basta dovranno esserlo anche i congiunti che li vanno a trovare perchè non vogliamo che gli ospedali siano contaminati. Studieremo di modalità di visita più sicure”.
“A Piacenza – ha detto il commissario – per quanto riguarda i nuovi positivi i due terzi sono utenti delle case di riposo. Stiamo continuando a sottoporre a tampone anche quelli senza sintomi. il restante terzo sono persone domiciliate a casa loro che non avevano eseguito il tampone. Sono persone alle quali era già stato sostanzialmente diagnosticato il Covid e che erano in quarantena. Il dieci percento sono persone che vengono sottoposte a tampone qundo vengono ricoverate o si presentano al pronto soccorso e, a volte, si trovano anche asintomatici, come si sono trovati”.
Infine Venturi ha rassicurato dicendo che nella nostra provincia c’è una diminuzione sia degli accessi al pronto soccorso, sia dei ricoveri ed anche delle polmoniti. “Sono questi i dati in base ai quali dico che la situazione è sotto controllo. Non siamo lontani dal traguardo. Capisco la preoccupazioni di chi è da due mesi nella propria casa. Invito tutti a una maggiore tranquillità ad una riduzione dell’ansia. Non siamo lontani dal traguardo. Dobbiamo avere più fiducia. c lo dice chi lavora in ospedale. Ce lo dicono gli infettivologi. ci stiamo avvicinando alla fine di questa onda di contagi”.
Parlando dei decessi Venturi ha reso noto che l’età media dei morti fino ad ora è di 81 anni.
Vediamo i numeri nel dettaglio.
In Emilia-Romagna dall’inizio della crisi sanitariasi sono registrati24.662 casi di positività al Coronavirus, 212 in più rispetto a ieri, ancora uno degli aumenti fra i più bassi registrati ultimàamente. Le nuove guarigioni sono 283 (9.006 in totale). I test effettuati hanno raggiunto quota 164.979 (+3.051)
Ancora in calo i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -116 rispetto a ieri (12.225 contro 12.341).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi complessivamente arrivano a 8.498, -79 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 247 (+ 2 rispetto a ieri). Diminuiscono quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-55).
Le persone complessivamente guarite salgono a 9.006 (+283): 2.575 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 6.431 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Si registrano 45 nuovi decessi: 26 uomini e 19 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivatia 3.431.
I nuovi decessi riguardano 10 residenti nella provincia di Piacenza, 7 in quella di Parma, 4 in quella di Reggio Emilia, 2 in quella di Modena, 12 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 5in quella di Ferrara, 5 nella provincia di Forlì-Cesena (due decessi nel forlivese). Nessun nuovo decesso nella provincia di Rimini, in quella di Ravenna e da fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.826 a Piacenza (75 in più rispetto a ieri), 3.112 a Parma (39 in più), 4.585 a Reggio Emilia (8 in più), 3.578 a Modena (16 in più), 3.827 a Bologna (34 in più), 364 le positività registrate a Imola (1 in più), 905a Ferrara (4 in più). In Romagna sono complessivamente 4.465 (35 in più), di cui 970 a Ravenna (1 in più), 877 a Forlì (9 in più), 665 a Cesena (9 in più), 1.953 a Rimini (16 in più).
La rete ospedaliera: 4.540 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19
Da Piacenza a Rimini, il piano di rafforzamento messo a punto dalla Regione ha portato complessivamente, oggi, a 4.540 posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid 19: 4.062 ordinari (30 meno di ieri perché riconvertiti ad attività no-Covid) e 478 di terapia intensiva come ieri. Nel dettaglio: 560 posti letto a Piacenza (di cui 34 per terapia intensiva), 908 Parma (50 quelli di terapia intensiva), 501 a Reggio Emilia (45 terapia intensiva), 502 a Modena (70 terapia intensiva), 1.081 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (142 terapia intensiva, di cui 8 a Imola), 322 Ferrara (38 terapia intensiva), 666 in Romagna, di cui 99 per terapia intensiva (nel dettaglio: 178 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; nessuno a Riccione; 136 Ravenna, di cui 14 per terapia intensiva; 24 a Faenza, al San Pier Damiano Hospital; 97 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva, a cui si aggiungono 40 letti ordinari nella struttura privata Villa Serena; 102 a Cesena, di cui 26 per terapia intensiva).
L’ attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile
Dispositivi di protezione individuale
Dal Dipartimento nazionale della protezione civile, sono pervenuti oggi ai magazzini dell’Agenzia 520.200 mascherine chirurgiche, 100.000 mascherine ffp2, 64.000 mascherine monovelo Montrasio. Tramite donazioni sono state destinate all’Agenzia altre 20.000 mascherine chirurgiche.Il materiale verrà distribuito secondo le necessità del sistema sanitario regionale.
Sul sito del Dipartimento e del Ministero della Salute, sono aggiornati i dati complessivi dei Dpi e delle apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile a Regioni e Province autonome, attraverso il sistema informatico Ada (Analisi Distribuzione Aiuti): https://bit.ly/2Yal5h5
Personale sanitario volontario da altre Regioni
Dall’inizio dell’emergenza, sono pervenuti in Emilia-Romagna quattro contingenti di infermieri per un totale di 69 – di cui 15 arrivati ieri -e quattro di medici per complessivi 56.
Volontariato
Domenica 26 aprile sono stati 472 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati nell’emergenza; dall’inizio delle attivazioni del volontariato, si sono accumulate 33.345 giornate complessive. Ecco attività più rilevanti: supporto ai Comuni per l’assistenza alla popolazione: estesa su tutto il territorio regionale, questa attività ha coinvolto circa 280 volontari (fra cui un centinaio di scout Agesci); attività di segreteria e logistica presso i Coc dei vari Comuni (una ventina di volontari); supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, nel trasporto campioni sanitari e tamponi, nella consegna di farmaci (Cri e Anpas): 198 volontari; attività di sanificazione dei mezzi di soccorso nel Parmense, in Val di Taro .
Prosegue l’attività di sorveglianza dei passeggeri in transito all’aeroporto Marconi di Bologna: questi ultimi sono volontari attivati a livello nazionale, direttamente dal Dipartimento Protezione civile.
Drive Through e Pre Triage
Sono 13 le strutture per effettuare i tamponi di verifica a chi è in via di guarigione, approntate con il concorso dell’Agenzia e dei coordinamenti provinciali del volontariato di protezione civile: da tempo sono attive postazioni a Parma (2, l’ultima presso il Campus universitario), Castelnovo ne’ Monti (RE), Guastalla (RE), due a Modena, Bologna, Imola (BO), Cesena (FC), Forlì (FC), Bagno di Romagna (FC), Rimini (RN) e Faenza (RA). Strutture che si aggiungono a tutte la altre presenti sul territorio regionale allestite dalle Aziende sanitarie.
Restano 33 i punti di pre-triage attivi in Emilia-Romagna (11 davanti alle carceri, 22 per ospedali e cliniche): 3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di BO (Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola); 2 in provincia di FE (Argenta e Cento); 1 in provincia di FC (Meldola); 1 in provincia di RN (Rimini città) e 1 nella Repubblica di San Marino.
Presso il punto di pre-triage allestito all’ospedale di Mirandola (MO) è stata sostituita una tenda ad uso magazzino con un container. Questa mattina è stata installata una seconda tenda davanti all’Ospedale di San Marino per rafforzare lo spazio dedicato a realizzare il servizio di screening sierologico sulla popolazione. La struttura è stata fornita dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e montata dai volontari del Coordinamento di Rimini, in collaborazione con i funzionari del Servizio territoriale Area Romagna (sede di Rimini) dell’Agenzia regionale.