Serata Fare Cinema, al Bobbio Film Festival. Ospite il Maestro del cinema Gianni Amelio, in questi giorni impegnato come docente nel corso di alta specializzazione in regia cinematografica nel borgo dell’alta Valtrebbia (Piacenza).
Il programma del 10 agosto, nel chiostro di San Colombano dalle 21 e 15, è ricco di anteprime, un vero e proprio momento clou della rassegna, giunta alla 22esima edizione, sotto la guida di Marco Bellocchio, ora affiancato da Pier Giorgio Bellocchio, Enrico Magrelli e Paola Pedrazzini.
Durante la serata Amelio presenterà “Casa d’altri”, il suo corto dedicato ad Amatrice proposto lo scorso anno al Festival del Cinema di Venezia, una sequenza tratta dal suo ultimo “La tenerezza” e “Bertolucci secondo il cinema”, il documentario realizzato sempre da Amelio nel backstage di “Novecento”. Sempre il 10 sarà proiettato il corto di Marco Bellocchio “La lotta”, in rassegna nel 2017 a Cannes nella sezione Quinzaine des Réalisateurs.
Dopo la proiezione Gianni Amelio dialogherà con il pubblico, insieme al critico cinematografico Enrico Magrelli.
IL FESTIVAL – Il Bobbio Film Festival, che ogni anno si arricchisce grazie alla progettualità della Fondazione Fare Cinema, alla sinergia del Comune di Bobbio e al sostegno del Ministero dei Beni Culturali, Regione Emilia Romagna, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Camera di Commercio di Piacenza, prosegue l’11 agosto al Chiostro di San Colombano, con la proiezione di “Nobili bugie”. Ospite della serata il regista Antonio Pisu e gli attori Ivano Marescotti e Raffaele Pisu.
La commedia surreale “Easy – un viaggio facile facile” conquista il Bobbio Film Festival
Il Bobbio Film Festival con “Easy – un viaggio facile facile” ha ancora una volta dato spazio a opere coraggiose, visivamente potenti, che rifuggono da catalogazioni di comodo.
Segno questa della qualità della rassegna, giunta quest’anno alla 22esima edizione sotto la direzione di Marco Bellocchio, affiancato da Pier Giorgio Bellocchio, Enrico Magrelli e Paola Pedrazzini.
L’opera prima di Andrea Magnani ha commosso e divertito il folto pubblico, presente alla proiezione nel chiostro di San Colombano nella serata dell’8 agosto.
“Easy – un viaggio facile facile” racconta la storia di Easy, ex ragazzo prodigio delle corse ora depresso e in sovrappeso, che viene convinto dal fratello imprenditore edile a trasportare in Ucraina la salma di un operaio, Taras, morto in uno dei suoi cantieri.
Ma il viaggio non sarà semplice come prospettato e Easy affronterà una serie di avventure assurde, che lo porteranno a riappropriarsi della propria vita.
“Viviamo in un’epoca in cui pensiamo di essere al sicuro, grazie alla tecnologia e al benessere che ci circonda, ma in realtà – ha detto il regista Andrea Magnani durante il dibattito condotto dal critico cinematografico Enrico Magrelli – siamo infelici. E la depressione, la stessa malattia che ha colpito il protagonista, Easy, è tipica del mondo benestante. Questa è una storia di persone invisibili: lo è Easy in virtù della sua depressione, e lo è anche Taras, l’operaio straniero che muore in un cantiere, simbolo di tutte quelle persone che lasciano il proprio paese alla ricerca di una vita migliore e non riescono a realizzare il loro sogno”.
Un po’ movie on the road, tra commedia e dramma, grazie a un’interpretazione strepitosa del protagonista, Nicola Nocella, degna di un film muto, “Easy” è in realtà “un film sui confini – continua Magnani – tra Europa dell’est e Europa dell’ovest, così come tra la vita e la morte. I temi affrontati sono tutt’altro che leggeri: parliamo di depressione, di morti sul lavoro… Ma l’aver scelto il tono da commedia non li banalizza, anzi. La commedia ha più registri, e questo ti consente di andare maggiormente a fondo”.
Il Bobbio Film Festival, che ogni anno si arricchisce grazie alla progettualità della Fondazione Fare Cinema, alla sinergia del Comune di Bobbio e al sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione Emilia Romagna, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Camera di Commercio di Piacenza, prosegue stasera al Chiostro di San Colombano, con la proiezione della prima parte di Novecento, capolavoro di Bernardo Bertolucci.