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Al Parlamento Europeo si è parlato di promozione della salute nel convegno organizzato da Lumen

Nella sala dell’Europarlamento di Bruxelles si è tenuto, lascorsa settimana, il convegno “SALUS, focusing on health promotion”.

Fra i numerosi partecipanti di diverse nazionalità c’erano associazioni che si occupano della salute ambientale, medici che promuovono salute in Italia, naturopati delle diverse nazioni europee e, in rappresentanza degli altri professionisti di discipline bio naturali, associazioni di settore e sindacati. Grande l’interesse per i relatori nazionali e internazionali, esperti di medicina convenzionale e complementare.

L’iniziativa – che ha ricevuto il sostegno trasversale dei gruppi ECR, EFD, S&D ed EPP è stata organizzata da Milena Simeoni, direttrice didattica di LUMEN Scuola di Naturopatia con sede a San Pietro in Cerrro (PC) e dall’on. Eleonora Evi (EFDD). Nel Convegno, aperto al pubblico, si è partiti dall’analisi delle cause dell’AMR e dalle azioni poste in essere dalle autorità competenti a livello europeo e nazionale per affrontare la connessione tra il contrasto all’AMR (antibiotico resistenza) e il tema più generale della salute umana, animale e ambientale attraverso la promozione di sani stili di vita.

Milena Simeoni, naturopata, direttrice didattica di LUMEN Scuola di Naturopatia e co-organizzatrice di SALUS si è detta «profondamente soddisfatta e grata».

«In particolare – ha affermato – ringrazio di cuore gli onorevoli Eleonora Evi, Marco Zullo, Stefan Eck e le altre forze politiche che trasversalmente ci hanno appoggiato. Ringrazio i relatori provenienti da tutta Europa e, ultimi ma non ultimi, i numerosi partecipanti presenti in sala o con noi in streaming. E’ stato il primo passo di un cammino indispensabile per la centralità del paradigma salute».

L’intervento di Milena Simeoni ha approfondito i fondamenti della Medicina Naturale come strumenti concreti nella promozione della salute e nello sviluppo di strategie di complementarietà tra medicina convenzionale e medicina naturale. «La complementarietà tra differenti modelli di medicina – ha sostenuto la diirettrice di Lumen – dona vantaggi esponenziali, sia per il singolo sia per l’insieme, che vanno ben oltre la semplice somma delle parti».

Secondo il dr. Alberto Donzelli, esperto di sanità pubblica e direttore delle “Pillole di educazione sanitaria” è stata «un’esperienza di estremo interesse e l’opportunità di aver conosciuto l’on. Eleonora Evi così sinceramente interessata a creare all’interno dei decisori quella massa critica di consapevolezza che ormai considero la mia ‘missione’ e cioè far prendere in considerazione la sperimentazione di un modello che paga la salute anziché la malattia».

I dati dell’Eurobarometro evidenziano che entro il 2050 si registreranno oltre 2,4 milioni di morti per resistenza antibiotica. Per quanto riguarda il nostro Paese, nell’anno 2018, il dato è stimato in 10.760 persone: uno dei più alti di tutta Europa. Il dr. Donzelli ha presentato alcuni comuni errori commessi sul territorio che concorrono allo sviluppo delle AMR e ha analizzato dati inequivocabili che mostrano il legame tra AMR e stili di vita.

La dr.ssa Chiara Cusa, dirigente medico presso il dipartimento di Medicina Interna di Pavia, ha messo in luce, con il linguaggio della Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia, la relazione tra aumento delle infezioni e comportamento. «Il nostro obiettivo deve essere quello di rendere l’organismo efficiente affinché il corpo reagisca velocemente agli agenti patogeni. Il tempo di attesa tra malattia e guarigione è l’intervallo di cui l’organismo ha bisogno per reagire».

“Un grazie a LUMEN” è venuto dal dr. Filippo Fritelli, sindaco di Salsomaggiore che ha partecipato all’evento insieme ad una rappresentanza dell’amministrazione del Comune di Salsomaggiore. Fra gli altri, erano presenti il dr. Pasquale Gerace assessore alla Cultura, Eventi, Sviluppo Economico, Promozione e sviluppo del settore terapeutico termale e il dr. Marco Trevisan, preside della Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

«Siamo grati per averci invitato e resi partecipi di questa bella esperienza – ha detto Fritelli al termine dell’evento – che è un’esperienza europea, internazionale che ci ha aperto a nuove prospettive. La centralità del tema salute e della prevenzione credo sia stata alla base della scelta che LUMEN ha fatto ormai più di tre anni fa scegliendo di portare una parte delle sue attività anche a Tabiano e scegliendo le Terme di Tabiano come un luogo adatto e coerente con i propri obiettivi. Unendo quello che è un aspetto preventivo e curativo più tradizionale, che è quello del nostro termalismo, con gli aspetti nuovi che LUMEN ha affermato in questi anni di attività, crediamo che possa nascere una proposta importante e innovativa. Una proposta che dà un valore aggiunto alla nostra località che si occupa di turismo e ospitalità e che merita un riconoscimento normativo e legislativo. C’è bisogno oggi di un nuovo quadro normativo per sostenere e aiutare tutte le attività che lavorano sulla salute della persona e, in particolare, quelle che hanno come obiettivo non solo la cura ma anche la prevenzione e la diffusione di sani stili di vita. Questa è la potenzialità che dovrebbe portare a un investimento sulle persone e a un risparmio in termini di costi e di salute».

A Bruxelles era presente anche Manuela Sogni, sindaco di San Pietro in Cerro (PC), la località dove l’Associazione di promozione sociale LUMEN ha sede dal 1992. «Cercare di capire e rispettarsi per essere complementari: alla base di una piattaforma che tende verso un obiettivo comune credo debba esserci questo intento che ho sentito esprimere oggi tra le tante belle proposte arrivate all’Europarlamento –  ha detto il sindaco -. Quante lingue… eppure ci siamo capiti! Se il punto di convergenza esiste allora bisogna continuare ad essere seri, competenti ed accoglienti».

La seconda parte della conferenza è stata caratterizzata dagli interventi di direttori di associazioni di categoria e di scuole di naturopatia provenienti da otto paesi europei che hanno parlato delle esperienze di integrazione attualmente in atto nei loro paesi.

«In Svizzera” – ha detto Davide Cascino, direttore della Scuola di Naturopatia Omeonatura – il naturopata con diploma federale è uno specialista in ambito sanitario in grado di individuare e lenire le malattie e stimolare la guarigione con i mezzi propri della sua specializzazione».

L’on. Eleonora Evi, co-organizzatrice dell’evento e promotrice della campagna EndTheCageAge, una raccolta firme attualmente in corso per la fine degli allevamenti in gabbia ha affermato che «Risulta sempre più chiara la necessità di un radicale cambio di paradigma nel modo in cui intendiamo la salute, che sposti l’attenzione dalla cura alla prevenzione, attraverso la diffusione di buone pratiche e stili di vita sani e l’adozione di strategie per la riduzione dell’uso di antibiotici. Proprio di resistenza antibiotica si è parlato, con una prospettiva europea. Questo tema si lega alla campagna “End the Cage Age” sulla fine dell’allevamento in gabbia, di cui sono promotrice a livello europeo. Sono felice di aver ospitato questo evento apportando il mio contributo ad una discussione su un tema centrale come quello della salute».

La piattaforma SALUS ha compiuto quindi il primo passo di un percorso che ha come obiettivo comune “la salute al centro” e che in modo analitico e olistico si interfacci con il parlamento Europeo e con le istituzioni locali.

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