Si ‘ aperto, questo pomeriggio, un nuovo anno accademico all’Università dell’età libera Giuseppe Malverni, una iniziativa partita ormai parecchi anni fa per volontà ed impulso dell’associazione Auser, che nella nostra provincia conta oltre 2mila iscritti.
Tra novità (corso di giardinaggio, biografia politica, storia della chiesa, smartphone) e piacevoli conferme (i corsi di lingua, letteratura, cinema e teatro) questo 2018/2019 dell’università si è aperto con i saluti dell’assessore ai servizi sociali del Comune di Piacenza, Federica Sgorbati, del presidente provinciale Auser Sergio Veneziani, di quello regionale Fausto Viviani e del direttore dell’Uniauser Piacenza, Marco Marchetta.
“C’è un’ottima collaborazione tra Auser e Comune di Piacenza – ha premesso l’assessore Sgorbati – qui si sta insieme a partire dalla conoscenza, e questo modo di stare insieme è un prezioso antidoto per l’isolamento, per una terza età composta da troppa televisione. Vi auguro – ha concluso – di trascorrere ore in compagnia e di uscire da questi corsi più ricchi di quando ci siete entrati”.
Le ha fatto eco Sergio Veneziani: “Qui offriamo alle persone la possibilità di frequentare corsi qualificati e far nascere, così, attività collaterali. Perché molti anni fa Auser costruì il primo percorso di educazione permanente soprattutto per le molte persone che in giovane età non hanno potuto studiare. Oggi a queste persone, e non solo, offriamo cultura. E la cultura chiama cultura. Così nasce la promozione sociale, la collettività”. Nel parlare agli studenti Auser che hanno un’età dai 20 agli 87 anni, l direttore Marchetta ha sottolineato l’approccio “umano” dei corsi. “Il rapporto umano conta molto nel piano di offerta formativo: dalla curiosità e dalle nuove conoscenze nascono relazioni umane in un contesto scolastico mai provato prima da studenti e, spesso, dagli insegnanti. E’ un tempo davvero libero quello che si passa all’Uniauser, la libertà di poter imparare insieme”