Con il progressivo invecchiamento della popolazione cresce anche il numero di truffe perpetrate ai danni degli anziani, utilizzando il telefono come mezzo per “intrappolare” le proprie vittime.
Talvolta le somme sottratte sono limitate a qualche centinaia di euro. Purtroppo però, i carabinieri di Piacenza hanno raccolto, nei giorni scorsi, le denunce di due persone anziane depredate dei riparmi di una vita. Cifre importanti purtroppo custodite in casa anziché in banca. In un caso i malviventi hanno sottratto 25.000 euro, nel secondo episodio addirittura 75.000 euro.
Come difendersi dalle truffe contro gli anziani
Il meccanismo delle truffe è rodato da tempo e si ripete sempre uguale a se stesso: uno sconosciuto, al telefono, comunica che a un nipote, ad un figlio, al genero servono urgentemente dei soldi e che passerà un amico od un conoscente a ritirarli.
I carabinieri danno poi notizia di un’altra forma, simile, di truffa telefonica che sembra sia prendendo piede nel piacentino nelle ultime settimane. In questo caso il truffatore si qualifica come avvocato e dice al malcapitato anziano che un parente è stato arrestato e che occorre, subito, una somma di denaro per farlo tornare subito in libertà.
Davanti ad una simile richiesta bisogna immediatamente diffidare anche perché in Italia, a differenza di quanto avviene negli Stati Uniti, non esiste l’istituto della “libertà su cauzione”. Se qualcuno chiede soldi è sicuramente un truffatore.
Un altro classico per spillare soldi è quello del falso incidente stradale. Anche in questo caso uno sconosciuto, al telefono, finge di essere il figlio (o nipote) della vittima, o suo amico e racconta aver avuto un incidente e di aver bisogno di soldi per evitare di far intervenire l’assicurazione, con costose conseguenze. In tutti questi casi, se l’anziano casca nella trappola, a casa sua, nel giro di poco arriva il truffatore, o un complice che arraffa i soldi e sparisce.
Le telefonate arrivano sempre ai numeri fissi e quasi mai sui cellulari. Talvolta i truffatori raccolgono sommarie informazioni sulla persona che hanno deciso di contattare: l’indirizzo la situazione familiare e economica, se hanno figli che vivono con loro e spesso conoscono i nomi dei parenti.
Il consiglio resta sempre quello di non aprire mai la porta agli sconosciuti e di non dare mai soldi a nessuno, nemmeno se finge di essere un amico, un tecnico del gas o della luce, un poliziotto, un finanziere, un avvocato.
Prima di aprire la porta a qualunque sconosciuto è bene telefonare al 112 o al 113 e chiedere aiuto per verificare se chi ha suonato è effettivamente chi dice di essere. Lo stesso vale se qualche sconosciuto avvicina un anziano per strada. Non dargli soldi, per nessuna ragione.