Un gruppo di cittadini di Piacenza, nel giorno in cui il presidente Sergio Mattarella è in visita a Piacenza, ha inviato al presidente della Repubblica una lettera appello a tutela degli alberi e di Piazza Cittadella “ai fini di una concreta attuazione dell’art. 9 della Costituzione”.
Intanto proprio stamattina sono incominciati i lavori per abbattere un abete di circa 50 anni di età, collocato nel cortile di palazzo Scotti Vigoleno, dove ha sede la prefettura. A decidere il taglio della conifera non è stato però il prefetto od uno dei suoi collaboratori ma la società proprietaria dell’edificio la Invimit nell’ambito di un progetto di rifacimento delle aiuole presenti nel giardinetto. Al posto del grande albero verranno piantate 4 piantine di carpino. La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Parma e Piacenza aveva autorizzato l’abbattimento il 6 luglio del 2020. I lavori si erano poi arenati per una qualche regione e sono ritonati ora di attualità, in un momento in cui, causa Piazza Cittadella, il tema del taglio di vecchi alberi è divenuto “un nervo” scoperto per i piacentini. Legambiente, attraverso la sua presidentessa Laura Chiappa, questa mattina si è recata in prefettura dove è stata ricevuta on grande disponibilità dal viceprefetto.I
l taglio è stato comunicato regolarmente al Suap del comune e non vi era modo per bloccarlo. Nel pomeriggio, a poche ore dall’arrivo del presidente della Repubblica Legambiente ha infine diffuso l’appello.
«Caro Presidente,
come piacentini siamo molto onorati della Sua presenza oggi, per testimoniare l’importanza del nostro Teatro Municipale, non solo gioiello architetonico, ma anche modello per la crescita culturale e sociale della comunità.
Con queste brevi parole gradiremmo invitarla a rifletere su uno squilibrio sempre più inaccettabile fra la giusta sensibilità per le strutture culturali e monumentali del nostro paese e il patrimonio naturale.
Da circa un mese alcuni cittadini stanno presidiando Piazza Cittadella, di fronte al meraviglioso PalazzoFarnese, per impedire l’abbatmento di 15 alberi ad alto fusto che sono non solo un segno ormai distintivo del paesaggio urbano, ma anche fonte di importanti e purtroppo scarsi servizi eco-sistemici per gli abitanti del centro storico.
Ci rivolgiamo a Lei, in quanto garante della Costituzione, che ha recentemente introdotto all’art. 9 l’espressa “tutela dell’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
Non Le chiediamo di dirimere il conflitto fra l’Amministrazione Comunale che intende abbattere gli alberi per costruire un anacronistico parcheggio interrato e i cittadini; siamo ben consapevoli che non rientra fra le sue ben più complesse competenze.
Le rivolgiamo però un accorato appello perché tutti gli organismi dello Stato, comprese le Soprintendenze e gli organi di controllo ambientale, siano più avvertiti nell’esercitare il massimo rispetto della Costituzione e segnatamente di quell’articolo 9, purtroppo spesso ignorato.
Sabato scorso la nostra bellissima Piazza Cavalli era traboccante di cittadini desiderosi di ascoltare la lezione magistrale del Prof. Mancuso, che non ci ha parlato solo di piante, ma della nostra responsabilità, di citadini e di Amministratori, verso il pianeta che è l’unico spazio disponibile per la vita delle future generazioni.
Saremmo lieti che le parole degli scienziati non rimanessero un inutile esercizio, a memoria di giovani privati di futuro, ma che rappresentassero uno stimolo per pratiche più coerenti, qui ed ora.
Grazie Presidente per l’attenzione che siamo sicuri vorrà prestare al nostro accorato appello.
I piacentini».