“Non ci stiamo a farci mettere il bavaglio da chi, su un tema così importante come gli affidi dei minori, ci avrebbe voluto muti” ha così aperto le danze Gloria Zanardi, consigliere comunale, già protagonista di diverse iniziative a palazzo Mercanti per approfondire il tema anche a Piacenza. “Ho presentato una interrogazione ed una mozione – ha spiegato la candidata alle elezioni regionali di Fratelli d’Italia – non certo perché io pensi che a Piacenza vi siano irregolarità, ma per capire in modo approfondito quali margini di miglioramento vi siano su un tema che tocca profondamente tante famiglie”. E proprio le famiglie sono state protagoniste sabato in un Sant’Ilario gremito: “Sono stato accusato di omofobia – ha spiegato Antonio, papà vittima del sistema Bibbiano – solo perché qualcuno lo ha deciso guardandomi in faccia e solo per questo mi hanno tolto due figli”.
A sgombrare il campo dalle polemiche dei giorni scorsi vi ha pensato l’on. Tommaso Foti con una dettagliata relazione “carte alla mano”. “Siamo in possesso dell’ordinanza di limitazione della libertà degli accusati da giugno – ha spiegato Foti – ma a differenza di altri non la abbiamo sventagliata in faccia a nessuno in consiglio comunale. Siamo qui per parlare dei fatti, le carte parlano chiaro, ora tutti dicono di non sapere nulla, ma le passerelle in Regione ed alla Camera del sistema Val d’Enza sono agli atti. Su fatti così gravi – ha concluso Foti – il Partito Democratico ha sbagliato a non sospendere il Sindaco di Bibbiano Carletti”. “Il sistema degli affidi in Italia va completamente rivisto – ha spiegato l’on. Maria Teresa Bellucci, capogruppo nella Commissione bicamerale per l’infanzia e psicoterapeuta di fama – ce lo impongono i fatti. Oggi, in Italia, lo Stato il cui primo compito dovrebbe essere difendere i più deboli, ha messo nero su bianco nella relazione conclusiva della competente commissione parlamentare di non avere idea di quanti minori siano attualmente stati sottratti alle famiglie. Uno studio che viene da associazione del privato accreditato ne ha individuati almeno 44mila, un numero tanto incredibile quanto inaccettabile. Anche la legislazione – ha denunciato la Bellucci – è del tutto inadeguata, oggi se i servizi sociali consegnano al tribunale dei minori una relazione ed il giudice adotta un provvedimento per il genitore non è possibile appellarsi in nessun modo, non potendo quindi raccontare la propria verità”.