Un’importante operazione antidroga è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Bobbio, che il 4 giugno 2025 hanno eseguito sei arresti al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza. Cinque persone sono finite in carcere, mentre una è stata posta agli arresti domiciliari. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Piacenza.
In totale sono dieci gli indagati, tutti di età compresa tra i 23 e i 32 anni: si tratta di nove uomini di origine marocchina e di una donna italiana. Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo avrebbe costituito una rete criminale ben radicata nel territorio piacentino, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, eroina e hashish.
Le attività illecite si svolgevano soprattutto in aree rurali e isolate dei comuni di Castel San Giovanni, Borgonovo Val Tidone, Gragnano Trebbiense, Sarmato, Agazzano e nella frazione “Pievetta” di Castel San Giovanni, oltre che in alcuni centri della vicina provincia di Lodi. Lo smercio avveniva prevalentemente di notte, in zone schermate dalla vegetazione e scarsamente illuminate, dove gli spacciatori si muovevano con cautela, nascondendo la droga in canali di irrigazione e fossati. Gli incontri con i clienti venivano fissati telefonicamente, utilizzando numeri dedicati esclusivamente all’attività di spaccio.
Le indagini, durate diversi mesi, sono state condotte attraverso intercettazioni telefoniche, appostamenti e pedinamenti. I carabinieri sono riusciti a documentare numerosi episodi di cessione di stupefacenti e a identificare molti acquirenti.
Restano tuttora irreperibili altri quattro indagati, tutti senza fissa dimora: tre di loro sono destinatari di una misura cautelare in carcere, mentre per uno è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Piacenza. Le ricerche sono ancora in corso.