Le segnalazioni dei lavoratori hanno spinto FP CGIL e UIL FPL a chiedere chiarimenti all’AUSL di Piacenza in merito alla recente riorganizzazione che ha coinvolto diverse unità operative, con ricollocazioni di personale anche in presidi differenti.
Pur legittima dal punto di vista normativo, la riorganizzazione incide profondamente sulla vita personale e familiare dei dipendenti e rischia di compromettere continuità e qualità dell’assistenza ai pazienti. «Il personale è la prima sentinella del progressivo ridimensionamento dei servizi sanitari – sottolineano i sindacati –. Se l’elevata professionalità degli operatori è indiscussa, le risorse disponibili sono in netto calo».
Emblematico è il caso degli infermieri della Pneumologia, che hanno denunciato la riduzione dei posti letto a ridosso della stagione invernale. A Castel San Giovanni, la nuova organizzazione prevede la presenza notturna di un solo infermiere nella ex-terapia intensiva (P.A.C.U.), affiancato da un OSS “condiviso” con il reparto di Riabilitazione Cardiologica, dove opera anch’esso un solo infermiere per otto pazienti.
«Si tratta di pazienti che necessitano di monitoraggio costante, gestione di drenaggi, terapie infusionali e assistenza continua – evidenziano Fp Cgil e Uil Fpl –. Gestire emergenze o aggravamenti con un solo infermiere per reparto mette a rischio la sicurezza dei pazienti e sovraccarica il personale».
Sul fronte della mensa, i sindacati denunciano criticità note da anni: il bar del presidio non è ancora stato riaperto nonostante l’annuncio risalga a oltre due anni fa, e nei presidi di Fiorenzuola e Bobbio i pasti non sono sempre garantiti nei giorni festivi o a fine turno. «Anche questo è un tema di dignità e benessere lavorativo, che incide sulla qualità del servizio e sulla tenuta dei reparti».
FP CGIL e UIL FPL chiedono un intervento immediato e risolutivo da parte dell’AUSL per tutelare i lavoratori e garantire la sicurezza dei pazienti. «Siamo pronti – concludono – a intraprendere ulteriori iniziative a tutela del personale e della qualità dei servizi offerti alla cittadinanza».