Nella tarda mattinata di giovedì 19 giugno, i carabinieri della Stazione di Castel San Giovanni hanno arrestato in flagranza due uomini con l’accusa di truffa aggravata ai danni di un’anziana residente in paese.
I due, un 40enne originario della Campania e un 32enne straniero, sono stati fermati intorno alle 12.30 a bordo di un’auto bianca in una via centrale della cittadina valtidonese. A insospettire i militari, impegnati in un normale servizio di perlustrazione, è stato l’atteggiamento dei due, che alla vista della pattuglia hanno tentato di allontanarsi frettolosamente. Fermati per un controllo, sono apparsi subito nervosi e poco convincenti nel giustificare la loro presenza in zona, dichiarando di essersi persi per un errore del navigatore.
La perquisizione dell’auto ha permesso di rinvenire numerosi oggetti in oro e 3.600 euro in contanti. Gli accertamenti successivi hanno consentito di ricostruire quanto accaduto poco prima: la vittima, una 78enne residente a Castello, aveva ricevuto una telefonata da un finto maresciallo dei carabinieri che le comunicava il presunto coinvolgimento della figlia in un incidente stradale. Per “sistemare la situazione”, le veniva richiesto di consegnare denaro e gioielli a un sedicente dipendente del Tribunale.
Spaventata e in stato di forte agitazione, la donna ha obbedito, consegnando tutto a uno dei due malviventi. Solo in un secondo momento, ancora in lacrime, ha raccontato l’accaduto ai veri carabinieri, giunti presso la sua abitazione. Accompagnata in caserma, ha riconosciuto senza esitazioni gli oggetti recuperati, confermando che erano quelli che aveva appena ceduto in buona fede. I due uomini sono stati arrestati e condotti nelle camere di sicurezza, a disposizione dell’autorità giudiziaria. I carabinieri proseguono le indagini per verificare eventuali collegamenti con altri episodi simili nella zona.