Il cartello ancora non c’è ma ci vorrebbe: “lasciate ogni speranza voi che transitate da questa strada”. Si perché via Borgoforte, sembra un po’ una bolgia dantesca condita da quello che il sommo poeta definirebbe “insopportabile fetore”. Il perché è presto detto. La stradina di campagna che porta all’argine, passando davanti all’inceneritore Iren, non è certo stata progettata per ospitare decine di camion in ingresso ed in uscita dall’impianto.
Camion che trasportano ovviamente spazzatura pronta per essere bruciata. Prima di scaricare però i mezzi pesanti devono essere pesati e la stessa operazione si ripete all’uscita per calcolare la tara.
Solo che anziché esserci un’area interna, un cortile dove far attendere i camion prima della pesatura viene utilizzata una pubblica strada come parcheggio temporaneo. Così chi abita in zona Mortizza e Gerbido o chi vuole raggiungere l’argine si trova a fare uno slalom fra i camion che occupano anche tutta la sede stradale come ci hanno segnalato alcuni abitanti della zona. Con due aggravanti. Il fatto che gli autisti lasciano i motori costantemente accesi in attesa dell’ingresso, con conseguente inquinamento dell’aria e che spesso parti di carico cadono sulla carreggiata senza che nessuno si prenda la briga di ripulire.
Una situazione che si ripete giorno dopo giorno, in particolare fra le 10 e le 11,30 e che sta esasperando chi lavora o vive nelle vicinanze costretto a slalom e spesso a inattese soste condite da odori poco gradevoli. Sono state anche fatte ripetute segnalazioni ad Iren ed alla Polizia Municipale senza che, al momento, sia stata trovata una qualche soluzione.