L’incontro “Storie dal conflitto”, previsto per il 17 gennaio all’interno del corso di formazione Cives, è rinviato a data da destinarsi. Lo comunicano gli organizzatori del corso in seguito alla notizia della carcerazione di Cecilia Sala, ospite prevista per la serata, nel carcere di Evin a Teheran.
“Uno dei motivi che ci ha spinto a dedicare un’edizione del nostro corso di formazione al tema dell’informazione – affermano gli organizzatori – sta nel desiderio, nel nostro piccolo, di parlare di come la libertà di stampa sia perseguitata. Il bilancio di Reporters sans frontières dice che a dicembre 2024 sono in carcere nel mondo 550 giornalisti, il 7% in più dell’anno scorso. L’ultima è Cecilia Sala, fermata il 19 dicembre in Iran e tuttora reclusa nel carcere di Evin per aver svolto il proprio lavoro di giornalista, con l’obiettivo di raccontare storie di vita vera ‘dal basso’ in un paese che è il 176° al mondo su 180 per libertà di stampa”.
“L’appello, anche da parte nostra, alle autorità competenti è quello di fare tutto il possibile per riportare Cecilia in Italia nel più breve tempo possibile – proseguono gli organizzatori di «Cives» – assicurandosi che la sua reclusione avvenga nel rispetto della sua incolumità fisica e morale. Auspichiamo inoltre che alla vicenda continui ad essere garantito il massimo riserbo sui mezzi d’informazione, al fine di non interferire nelle delicate operazioni diplomatiche. L’evento del 17 gennaio è rinviato a data da destinarsi, con l’augurio di avere la giornalista Cecilia Sala con noi nei prossimi mesi”.