Un pensiero che sembra indirizzato anche al nuovo governo appena nato. “Non possiamo permetterci di perdere i nostri giovani”. Vincenzo Colla, vicesegretario piacentino della Cgil, non usa mezze misure e sulle colonne di Repubblica in edicola oggi rincara la dose: “Siamo un Paese a demografia piatta, con un invecchiamento della popolazione esponenziale, eppure lasciamo che i nostri giovani consegnino il loro sapere ai nostri concorrenti”.
Il vero problema è dunque la costante emigrazione interna ed esterna, alla ricerca di un lavoro e condizioni di vita migliori: “Dal Sud si emigra perché non c’è lavoro, dal Nord si emigra perché altrove le condizioni di lavoro sono migliori. non basta alzare gli stipendi: dobbiamo cancellare la precarietà diffusa, che non ha paragone con gli altri Paesi e toglie respiro a qualunque percorso di vita”.
“In Italia abbiamo oltre 40 modi di assumere – continua -, o meglio di non assumere: grazie alla tassazione agevolata al 15 per cento stanno di nuovo crescendo le partite Iva fasulle. I lavoratori pensano magari di guadagnare di più, ma la verità è che non possono avviare progetti di vita”.
In conclusione, sostiene Colla, bisogna dire basta al part time involontario. “Si guarda sempre al tasso di disoccupazione, ma non si considera il calo delle ore lavorate”.