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Convalidato il fermo del quindicenne per omicidio volontario

Il giudice ha ritenuto che, in base ai gravi indizi raccolti dagli investigatori, la caduta di Aurora dal settimo piano appaia "riconducibile ad un’azione voluta dall’indagato"

E’ stata depositata questa mattina dal GIP presso il Tribunale per i minorenni di Bologna l’ordinanza di convalida del fermo dell’indagato disposto dal Pubblico Ministero il 28 ottobre a carico di un minore di quindici anni accusato dell’omicidio volontario di Aurora Tilla, la tredicenne precipitata venerdì mattina dal settimo piano di un palazzo in via IV Novembre a Piacenza. A renderlo con una nota stampa è il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, il dott. Giuseppe Di Giorgio. Ieri si era tenuta l’udienza di convalida, previo interrogatorio dell’indagato.

“Il Giudice, rilevando la gravità dell’articolato compendio indiziario sin qui raccolto in merito alla causa della precipitazione che, allo stato delle indagini, appare riconducibile ad un’azione voluta dall’indagato, ha ritenuto sussistenti esigenze cautelari sufficienti per disporre la misura cautelare della custodia in Istituto Penale Minorile. Il procedimento seguirà il suo corso, potendo la difesa presentare richiesta di riesame della decisione al Tribunale per i Minorenni di Bologna. Le indagini continueranno, essendo in corso accertamenti medico legali ed informatici, nel contraddittorio con le parti, nonché incessante attività investigativa delegata al Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Piacenza”.

Nel comunicato il dottor Di Giorgio spiega le ragioni

“Ravvisato l’interesse pubblico alla comunicazione di informazioni in merito al procedimento – spiega il dottor Di Giorgio – rappresentato dall’esigenza di rassicurare i consociati in ordine al pronto intervento dell’Autorità finalizzato all’accertamento dei reati, all’individuazione dei responsabili ed alla salvaguardia dell’interesse generale alla legalità, nonché dall’esigenza di informare la collettività in ordine a tempestività ed efficacia delle indagini attivate dalle Forze dell’Ordine, nonché circa l’utilità investigativa dei contributi provenienti da denuncianti e da persone informate sui fatti”.

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