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Dal 4 marzo la Salita al Pordenone: oggi la presentazione

Davanti a numerose autorità cittadine e della provincia si è svolta questa mattina nella sede della Banca di Piacenza la presentazione della Salita al Pordenone, progetto di valorizzazione della Basilica di Santa Maria di Campagna (vedi alcuni cenni storici) che ospita gli straordinari affreschi del pittore al secolo Giovanni Antonio de Sacchis. L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla Banca di Piacenza in collaborazione coi Frati Minori Osservanti e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del MiBact. Apertura il 4 marzo e chiusura il 10 giugno.

Dal 4 marzo al 10 giugno 2018 la Salita al Pordenone in Santa Maria di Campagna“Per la nostra città è una grande occasione – ha affermato la sindaca Barbieri -, la Chiesa è stata attenzionata dal Comune e da Corrado Sforza Fogliani per farci godere lo splendore degli affreschi del Pordenone. Tengo a precisare che questo evento non beneficia di contributi del Comune ma si tratta della volontà di un privato di far emergere un’eccellenza della propria città, un regalo di cui siamo grati. Padre Bollati (guardiano del Convento, ndr) con entusiasmo si è messo a disposizione, accettando questa sfida”.

Per la prima volta si potranno ammirare stando alla loro stessa altezza gli affreschi grazie ad un camminamento che porta a una galleria circolare aperta sull’esterno della città, con vista panoramica a 360°. “La possibilità di vedere il Pordenone dall’alto è una ricchezza – considera Padre Bollati -, anche se era stata concepita per essere vista dal basso. I pellegrini, quando giungevano nella Chiesa dopo un lungo viaggio, capivano che il loro cuore si era aperto a Dio. C’è sempre stato questo desiderio da parte nostra, dall’altra parte Dio si fa riconoscere, protraendo le braccia verso l’uomo si fa sentire presente. La pittura è sempre servita per mandare messaggi di fede, e questo evento non fa eccezioni”.Salita al Pordenone in Santa Maria di Campagna a Piacenza

Il vice direttore Boselli ha illustrato i vantaggi per i correntisti durante il periodo di apertura della Salita: “Prevediamo un conto Pordenonino, che inserisce una polizza dedicata alle opere d’arte, che prevede valutazione gratuite. In secondo luogo ci saranno abbonamenti a riviste d’arte e finanziamenti per l’acquisto di opere d’arte”.

L’architetto Ponzini ha illustrato la filosofia dietro la scelta del logo, che sarà previsto anche in tutte le iniziative correlate e in tanti negozi, per una comunicazione capillare. “Dio Padre al centro, lo spettatore nella Chiesa entra in una fase mistica”.

Corrado Sforza Fogliani ha voluto ringraziare Ferdinando Arisi, che ha concepito la manifestazione, per poi darne un quadro storico: “Piacenza nell’antichità è sempre stata un crocevia di strade, dalla via Emilia alla Via Romea, le Vie Francigene, e questa è la ragione per cui è divenuta col tempo crocevia di mercanti e poi di banchieri, ma anche di artisti”. Non resta che aspettare il 4 marzo per ammirare un’altra eccellenza piacentina.

Chi è il Pordenone

Giovanni Antonio de’ Sacchis (così si chiamava l’artista nato a Pordenone nel 1483 e morto a Ferrara nel 1539) affresca la cupola di Santa Maria di Campagna tra il 1530 e il 1535, dopo che nel 1522 aveva terminato il ciclo di affreschi dedicati alla Passione di Cristo nella cattedrale di Cremona e – siamo nel 1529 – affrescato la cappella Pallavicino a Cortemaggiore, in provincia di Piacenza. La cupola della Basilica piacentina è, a parere di Vittorio Sgarbi, “l’opera forse più importante del Pordenone, in puro stile michelangiolesco”. Il de’ Sacchis non porta però a termine il ciclo di affreschi della cupola; lesene, tamburo e pennacchi sono affidati a Bernardino Gatti, detto il Sojaro. Pordenone realizza altre importanti opere in Santa Maria di Campagna: la cappella di Santa Caterina (1530- 1532), la cappella della Natività o dei Magi (1532-1536), Sant’Agostino (1535).

La Salita si pone come obiettivo la valorizzazione di Santa Maria di Campagna come “crocevia di artisti”. Oltre ai lavori del Pordenone, infatti, sono presenti opere di Guercino, Ignazio Stern, Antonio Campi, capolavori che ispirarono Luigi Miradori, detto il Genovesino, vissuto a Piacenza tra il 1632 e il 1635. L’evento – così concepito – s’inquadra in un contesto scientifico unitario con Piacenza crocevia di pellegrini, mercanti e banchieri: un crocevia a più titoli che la Banca di Piacenza valorizzerà negli anni a venire.

Mostre collegate

Collegate all’evento Salita al Pordenone, l’Istituto di credito organizzerà a Palazzo Galli (via Mazzini, 14, Piacenza) le mostre Il Genovesino e Piacenza e I nuovi Ghittoni e i disegni della collezione Banca di Piacenza, visitabili (anche in giorni separati) acquistando il biglietto della Salita.

In contemporanea la salita al Guercino

La città di Piacenza, inoltre, offrirà in contemporanea – a piacentini e forestieri – la possibilità di salire (o risalire) all’altezza di affreschi di prim’ordine di diversi artisti (Guercino, Pordenone, Sojaro). Una contemporaneità che rappresenta un primato assoluto, finora ineguagliato nel nostro Paese e, forse, anche all’estero.

Il biglietto d’ingresso alla Salita, infatti, consentirà l’accesso a prezzo ridotto alla mostra I misteri della Cattedrale. Meraviglie nel labirinto del sapere, che comprende anche la Salita alla cupola del Guercino nel Duomo di Piacenza. Allo stesso modo, l’acquisto del biglietto per la mostra in Duomo darà diritto all’ingresso alla Salita al Pordenone a prezzo ridotto.

Al sabato navetta con Cremona

La manifestazione si estenderà – oltre che alla città di Pordenone e provincia – ai territori di Cortemaggiore, Monticelli e Cremona, custodi di tesori artistici direttamente o indirettamente collegati con il grande artista friulano. Nei rispettivi centri verranno organizzate iniziative legate al Pordenone e, da marzo a giugno, ogni sabato, la Banca di Piacenza organizzerà un servizio di bus navetta con visita guidata ai capolavori pordenoniani.

Il 19 maggio, in occasione della giornata europea Notte dei musei, la Salita al Pordenone e le altre mostre collaterali a Piacenza, le visite a Cortemaggiore, Monticelli e Cremona saranno in notturna, dalle 21 alle 24.

Salita al Pordenone – Basilica di Santa Maria di Campagna (Piazzale delle Crociate – Piacenza)

Orari – 4 marzo – 10 giugno 2018Salita al Pordenone in Santa Maria di Campagna

 

da martedì a venerdì 10 – 12.30 e 15 – 18
sabato e festivi: 10 – 18
chiuso i lunedì non festivi

Palazzo Galli (Via Mazzini 14 – Piacenza)
da martedì a sabato 15-19 – festivi 10-12.30 e 15-19 – chiuso i lunedì non festivi e il 24 e 25 marzo – Apertura speciale Notte dei Musei – 19 maggio ore 21-24

Biglietti

Il biglietto per la Salita al Pordenone della Basilica di Santa Maria di Campagna dà diritto ad ottenere un biglietto gratuito per l’ingresso alla mostra Genovesino a Piacenza e a quella I nuovi Ghittoni e i disegni della collezione Banca di Piacenza allestite a Palazzo Galli.

Per la Salita è obbligatoria la prenotazione della fascia oraria di visita, anche per i visitatori ad ingresso gratuito. I biglietti si possono acquistare online a partire dal 24 febbraio 2018, contemporaneamente alla prenotazione, sul sito www.midaticket.it, oppure tramite il siti www.bancadipiacenza.it e www.salitaalpordenone.it, oppure presso le biglietterie di Santa Maria di Campagna e di Palazzo Galli nei giorni e negli orari delle visite.

Per le mostre di Palazzo Galli non è prevista la prenotazione. L’accesso è consentito esclusivamente esibendo il biglietto gratuito ricevuto unitamente al biglietto valido per la Salita al Pordenone, anche in giorno diverso rispetto a quello scelto per la Salita al Pordenone.

Costo

Intero: € 12
Ridotto: € 10
Gruppi organizzati (minimo 12 persone): € 10
Scuole: € 5 per ogni componente il gruppo
Ridotto speciale: € 5

Regole e divieti

L’accesso dei prenotati per la Salita al Pordenone è predisposto per gruppi limitati di persone, con partenza ogni 20 minuti circa, accompagnati dall’apposito personale.
Le persone che si presentano a Santa Maria di Campagna per la salita alla cupola senza la prenotazione, o che – per qualsiasi motivo – abbiano mancato il proprio turno di visita, dovranno attendere il primo posto libero per poter salire.
Il percorso di salita in quota include camminamenti a suo tempo esistenti nella Basilica e originariamente utilizzati per sole attività manutentive, adattati alla visita con alcuni passaggi di difficile percorrenza: i visitatori, al proposito, dovranno attenersi al rispetto delle indicazioni contenute nelle presenti norme distribuite anche all’ingresso NORME DI SICUREZZA distribuite all’ingresso e riportate più sotto.
Per le persone con disabilità e per i bambini di età inferiore ai 6 anni sono esclusivamente possibili la visita alla Basilica e l’accesso alla sala multimediale, con esclusione quindi della salita alla cupola. Gli affreschi in cupola del Pordenone potranno essere visti tramite il touch screen posto all’interno della Basilica.
La Basilica è, prima di tutto, un luogo di culto: i visitatori sono invitati ad avere un comportamento e un abbigliamento consoni in particolare per rispetto al luogo sacro è vietato mangiare e bere e disturbare le persone con un alto tono di voce.
I visitatori sono tenuti ad attenersi scrupolosamente alle norme di comportamento riguardanti la sicurezza di seguito descritte:

La salita avviene per rampe di scale di complessivi 100 scalini.

Alcuni passaggi presentano difficoltà di percorrenza e un discreto impegno fisico;
i parapetti di sicurezza degli affacci all’interno della cupola presentano un’altezza di 110 cm; nel percorso di salita sono presenti passaggi di altezza massima di 1,5 m.;
per cause connesse a condizioni atmosferiche avverse o per cause di forza maggiore le visite potranno essere sospese, anche momentaneamente;

La salita è vietata a:
persone affette da malattie cardiache
persone affette da acrofobia (vertigini)
persone affette da claustrofobia
persone con limitata capacità motoria
persone in situazione psicologica alterata
I minorenni sono ammessi solo se accompagnati da un adulto responsabile

Ai visitatori è fatto divieto di:

sporgersi e tenere le braccia all’esterno delle balaustre di protezione
lanciare oggetti di qualsiasi genere
eseguire qualsiasi manovra sugli impianti che si trovano lungo il percorso
È obbligatorio:

indossare abbigliamento comodo, calzature basse e chiuse (no tacchi);
depositare al piano terra, negli appositi armadietti, tutti gli oggetti che possono creare impedimento o ingombro (zaini, borse, etc.);
seguire con attenzione le indicazioni del personale durante la visita;
rimanere vicini agli accompagnatori preposti, seguire tutte le loro indicazioni e rispettare le norme di sicurezza;
tenere un comportamento tale da non mettere in pericolo la propria e altrui incolumità
non fuoriuscire dal percorso assegnato.

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