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Edilizia scolastica: 16 interventi in provincia di Piacenza bloccati da una interpretazione del ministero

Questa mattina, in Provincia, si è tenuto un incontro per discutere del blocco dell’erogazione degli acconti dei finanziamenti relativi agli interventi di edilizia scolastica, compresi quelli destinati al miglioramento sismico, derivanti dal decreto del Ministero n. 1007 del 21.12.2017 (Gazzetta Ufficiale del 20.02.2018) dovuto all’interpretazione ministeriale della sentenza della Corte Costituzionale n. 74/2018.

Si tratta di 16 interventi proposti da 15 Comuni, per un importo complessivo di circa 11 milioni e 800 mila euro: fronte unanime e compatto dei 12 Sindaci presenti all’incontro che si mobilitano e annunciano azioni condivise per uscire da una situazione che, se confermata, avrebbe conseguenze gravissime per tutto il territorio. Si tratta di diritti fondamentali per gli studenti e la loro sicurezza.

“Il blocco di queste risorse – spiega il Presidente Francesco Rolleri – compromette l’inizio dei lavori di edilizia scolastica per tutelare gli studenti e la sicurezza sismica delle strutture. Prepareremo una nota congiunta a nome di tutti i Sindaci coinvolti, rivolta al Miur, alla Regione, alla Conferenza Stato Regioni, ad Anci e Upi e ai nostri parlamentari piacentini affinché si adoperino per sbloccare questi fondi”.

A seguito di una approfondita lettura di tale sentenza, sembra infatti, che venga tutelata la prosecuzione dei procedimenti in corso, in considerazione della loro finalizzazione alla salvaguardia del diritto alla sicurezza delle persone: è necessario sensibilizzare il Ministero su questo aspetto essenziale, determinante e dirimente per la realizzazione degli interventi proposti dai 15 Comuni interessati e finanziati dallo Stato.

I Comuni presenti all’incontro e coinvolti da questa problematica sono Agazzano, Alseno, Alta val Tidone, Borgonovo val Tidone, Cadeo, Carpaneto, Castelvetro P.no, Farini, Fiorenzuola, Gropparello, Gossolengo, Gragnano.

L’edilizia scolastica rappresenta uno dei filoni principali dell’impegno della Provincia e l’incontro di oggi va in questa direzione. “E’ una situazione imbarazzante – commenta Luca Quintavalla, sindaco di Castelvetro – ci siamo assunti delle responsabilità nei confronti dei nostri concittadini e abbiamo affidato la progettazione degli interventi e adesso la procedura è bloccata. Eppure, secondo noi, la sentenza della Corte Costituzionale sembra tutelare la prosecuzione dei procedimenti in corso, in particolare nei casi in cui si toccano temi sensibili per i cittadini come gli interventi di edilizia scolastica: il Ministero deve assumersi la responsabilità politica di sbloccare questa situazione e permetterci di proseguire. Senza tralasciare come questi interventi possano servire da volano per il sistemo economico di un territorio”.

Patrizia Calza, Vice Presidente della Provincia e Sindaco di Gragnano ha sottolineato come questa “non vuole e non deve essere una polemica partitica o polemica”.

Anche il Sindaco di Cadeo, Marco Bricconi, non fa retromarcia: “Abbiamo avviato il procedimento nel 2011 ed eravamo solo in attesa dei fondi: il mio Comune uscirà comunque con il bando. Stiamo parlando della sicurezza di 600 bambini in una scuola che non rispetta pienamente la normativa antisismica e la responsabilità è in capo ai Sindaci”.

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