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Ricca serie di eventi per ricordare Alberto Araldi, il carabiniere, il comandante partigiano, “un eroe vicino”

Tanti momenti in programma per tenere viva la memoria del brigadiere dell'Arma, divenuto importante esponente della Resistenza piacentina e fucilato nel febbraio del 1945

«Cerchiamo sempre eroi lontani. A me invece piacciono quelli di tutti i giorni, gli eroi vicini e Alberto Araldi è uno di questi». Cosa si è espresso questa mattina il comandante provinciale dei carabinieri di Piacenza, il colonnello Pierantonio Breda, durante la conferenza stampa indetta per annunciare le manifestazioni programmate in questo 2025 in occasione dell’80° dell’uccisione del sottufficiale dei carabinieri, eroe della Resistenza, noto con il nome di battaglia “Comandante Paolo”, medaglia d’oro al valor militare, alla memoria.  Alberto Araldi, nato a Ziano Piacentino (PC) il 18 gennaio 1912, si arruolò nell’Arma nel 1930 per poi, all’indomani del’8 settembre del ’43, aderire al movimento clandestino di resistenza. Già dal dicembre dello stesso anno entrò a far parte della I Divisione Piacenza (retta dal Ten. CC Fausto Cossu, altro valoroso partigiano che dopo il servizio nell’Arma, ha svolto la professione di avvocato del Foro di Piacenza), assumendo dapprima la qualifica gerarchica partigiana di “Capo Distaccamento” e poi di “Comandante di Brigata”. In quella veste, memorabili furono le sue imprese. Un eroe ma anche, si direbbe oggi, un personaggio cinematografico. Specialista nel sottrarre armi ai nazifascisti, compiva le sue azioni tramite camuffamenti che gli consentivano di entrare nelle polveriere nemiche, depredandole di armi e munizioni (si calcola che abbia rubato almeno due mila proiettili). Azioni spregiudicate, ai limiti dell’immaginazione, che gli valsero l’ammirazione sia dei colleghi sia di gran parte della popolazione, ma anche l’odio e il sentimento di vendetta da parte dei nazifascisti.

Come è stato ricordato stamane, con l’inizio del 1945 la resistenza stava vivendo un momento critico con molte brigate costrette a sciogliersi e a disperdersi. Proprio per dare un segnale e far capire che invece i partigiani c’erano ancora e non erano domi, Araldi progettò di catturare il capo della brigata nera, il comandante fascista. Si lasciò ingannare da un falso informatore e mora per fucilazione il 6 febbraio 1945.

Il colonnello Breda, le istituzioni del territorio rappresentate dal sindaco di Piacenza Katia Tarasconi e dal sindaco di Borgonovo e presidente della Provincia Monica Patelli, le associazioni dei partigiani, l’ufficio scolastico regionale, l’Archivio di Stato rappresentato dal direttore Anna Riva, l’Associazione nazionale carabinieri in congedo e il Teatro  Gioco Vita, hanno presentato le numerose iniziative programmate per valorizzarne la figura di Araldi e per coltivarne la memoria. Ci sarà dunque un ricco calendario di eventi, molti dei quali rivolti ai giovani, con l’obbiettivo di raccontare loro un eroe di questa terra, mosso da ideali di giustizia e di impegno civile.

La giornata clou sarà quella del 6 febbraio 2025  con il seguente programma:

ore 09:30: Borgonovo Val Tidone, approfondimento storico con i ragazzi delle scuole medie curato da ANPI – Sez. di Borgonovo Val Tidone/Ziano Piacentino.

ore 11:00: Borgonovo Val Tidone (PC), cerimonia commemorativa presso il monumento all’eroe eretto al cimitero;

ore 12:00: in Borgonovo Val Tidone (PC), intitolazione della sede dell’Associazione nazionale Carabinieri di Borgonovo Val Tidone all’eroe;

ore 15:30: Piacenza – Palazzo Farnese, inaugurazione della mostra dedicata al Brig. Araldi presso l’Archivio di Stato. L’allestimento, curato dall’Archivio di Stato in collaborazione con l’Istituto di storia contemporanea di Piacenza e alcuni Istituti superiori della Provincia di Piacenza, sarà poi meta di visite da parte delle scuole, nell’ambito di un progetto di valorizzazione già avviato dall’Ufficio Scolastico Provinciale.

Il 23 aprile 2025, ore 10:30, in Piacenza, presso il Teatro dei Filodrammatici, a cura dell’Istituto di storia contemporanea di Piacenza e del Teatro Gioco Vita, verrà realizzata una giornata didattica che prevede la presentazione del libro di Adrea Galli “I carabinieri per la libertà. L’Arma nella Resistenza, una storia mai raccontata” e lo spettacolo teatrale “Siamo i ribelli della montagna” sulla vita del Brig. Araldi.

A maggio, a cura dell’Ufficio Scolastico Provinciale, si terrà la presentazione degli elaborati svolti dagli studenti piacentini che hanno visitato la mostra sul Brig. Araldi allestita presso l’Archivio di Stato.

Il 5 giugno 2025, a Piacenza, presso  Palazzo Farnese, vi sarà la chiusura della mostra dedicata al Brig. Araldi, nel giorno di anniversario di fondazione dell’Arma. I pannelli, i video, i podcast presenti nella mostra sono tutti stati elaborati e preparati dagli studenti dell’istituto Cassinari, del liceo Gioia e del Volta di Castel San Giovanni. Sono state effettuate ricerche negli archivi (da quelli dell’ospedale militare a quelli anagrafici) e sono stati intervistati due fra gli ultimi testimoni di quei giorni: il centenario Cesare Po che vive a Milano ma che sarà presente all’inaugurazione, che era uno degli uomini della brigata del Comandante Paolo e Maria Albasi, oggi novantenne ma che all’epoca era solo una bambina e che, forse inconscia del pericolo, “sgambettava” fra i partigiani portando loro biglietti e batarö. Grazie ai loro vividi ricordi i visitatori della mostra potranno immergersi nella quotidianità dei partigiani e di chi li sosteneva.

«Siamo orgogliosi di ospitare la mostra – ha detto il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi – e collaborare nel fare conoscere una figura come quella di Araldi, un  esempio alle giovani generazioni: fra tanta bruttura e cattiveria abbiamo anche belle cose».

Monica Patelli ha sottolineato l’importante collaborazione fra il suo comune e l’Associazione nazionali carabinieri la cui sede è ora collocata al piano terra della Rocca Comunale «soddisfando così il loro desiderio di essere vicini alla gente e ben visibili a chi passa». La nuova sede sarà dedicata proprio ad Araldi.

All’organizzazione delle iniziative hanno collaborato con il comando provinciale dei carabinieri le Amministrazioni Comunali di Borgonovo Val Tidone e Piacenza, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Piacenza, l’Archivio di Stato di Piacenza, l’Istituto di Storia Contemporanea di Piacenza, il Teatro Gioco Vita, ANC, ANPI e ANPC.

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