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Festa dei carabinieri a Palazzo Farnese: apertura alla cittadinanza e bilancio tra prevenzione, legalità e sicurezza

A Piacenza l'anniversario dell'Arma si svolgerà mercoledì 5 giugno, alle ore 10 con ingresso libero

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Si svolgerà mercoledì 5 giugno, alle ore 10, nella suggestiva cornice di Palazzo Farnese, la cerimonia per il 211° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Per l’occasione, il Comando Provinciale di Piacenza ha scelto un’impostazione aperta alla cittadinanza, segnale di vicinanza concreta alla comunità e invito alla partecipazione libera e numerosa.

L’anniversario rappresenta da sempre un momento di riflessione per l’Arma, occasione per ribadire l’impegno verso la sicurezza e la legalità, ma quest’anno assume anche un significato simbolico particolare: si conclude infatti il ciclo di iniziative in memoria del Brigadiere Medaglia d’Oro al Valor Militare Alberto Araldi, figura chiave della Resistenza piacentina, nel giorno in cui ricorrono 80 anni dalla sua uccisione per mano nazifascista

Durante la conferenza stampa, il colonnello Pierantonio Breda ha illustrato un bilancio dettagliato delle attività svolte nell’ultimo anno (1° maggio 2024 – 30 aprile 2025), che evidenzia uno scenario complesso ma presidiato con impegno, sia in termini di prevenzione che di repressione.

Oltre 8.870 i reati denunciati, in lieve calo rispetto ai 9.005 dello stesso periodo precedente. I furti restano il reato più diffuso, seguiti da truffe e frodi informatiche, che salgono a 1.087 casi, e da 833 danneggiamenti.
Particolare attenzione è stata dedicata al contrasto alla microcriminalità e ai reati predatori, con 107 rapine (57 scoperte) e 86 reati legati allo spaccio di droga.

In crescita i reati legati al “codice rosso”: 311 i delitti denunciati, tra cui 184 maltrattamenti in famiglia, 86 atti persecutori (+36,5%) e 38 violenze sessuali. In crescita anche le misure cautelari: 69 divieti di avvicinamento e 25 dotati di braccialetto elettronico.
Tra i reati più gravi, sono stati registrati due omicidi, uno dei quali già risolto con l’individuazione dell’autore (l’omicidio della giovanissima Aurora Tila).
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato il colonnello – è garantire una presenza costante sul territorio e risposte rapide ai cittadini. I numeri dimostrano che Piacenza è una provincia sicura, ma dobbiamo continuare a vigilare”.
Significativo il fatto che vi siano stati 52 arresti in flagranza, segno proprio della capillare presenza dell’Arma sul territorio e della tempestività dell’azione.

Sotto osservazione i reati commessi da minori: 6 denunciati per rapina, 11 per lesioni. Si tratta di ragazzi in parte provenienti da altre province. Un dato che segnala un disagio crescente tra i più giovani.

L’Arma ha messo in campo oltre 18.600 servizi preventivi, percorrendo più di 2 milioni di chilometri in provincia e conducendo 112.150 controlli tra persone e veicoli. Il bilancio operativo si traduce in 2.053 persone denunciate e 171 arresti, tra cui spiccano 52 arresti in flagranza di reato, che confermano l’efficacia e la tempestività dell’intervento dei Carabinieri nei momenti più critici.

Non meno rilevante l’azione dei Reparti Speciali: il Nucleo Ispettorato del Lavoro ha sanzionato 51 lavoratori in nero e sospeso 18 attività imprenditoriali, mentre i Carabinieri del NAS di Parma hanno sequestrato 60mila litri di vino contraffatto, smascherato una truffa sanitaria e denunciato 64 persone nella sola provincia di Piacenza. Da segnalare anche il sequestro di 1.900 kg di alimenti e 300 giocattoli non sicuri.

Sul fronte ambientale, i Carabinieri Forestali hanno condotto oltre 9.400 controlli, sanzionando 300 persone e accertando numerosi casi di attingimento abusivo d’acqua, a tutela del fragile equilibrio ecologico del territorio.

Infine, grande attenzione anche alla prevenzione e alla formazione: 26 incontri con 1.145 anziani su come difendersi dalle truffe, 82 appuntamenti nelle scuole con oltre 4.200 studenti per promuovere cultura della legalità, uso consapevole del web e rispetto delle regole.

Un lavoro quotidiano, capillare e discreto, che – come ha sottolineato il colonnello Breda – rende visibile anche il “non accaduto”, ovvero ciò che è stato evitato grazie alla presenza costante dei Carabinieri sul territorio.

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