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Festival del Pensare Contemporaneo: oltre 25mila presenze per la terza edizione

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Si è chiusa con un bilancio più che positivo la terza edizione del Festival del Pensare Contemporaneo, che da giovedì 11 a domenica 14 settembre ha animato la città con incontri, laboratori, lectio e concerti filosofici. Un programma intenso, articolato in 18 sedi cittadine, che ha registrato oltre 25mila presenze, più di 200 ospiti italiani e internazionali e circa 80 appuntamenti distribuiti in quattro giornate. A rendere possibile la manifestazione è stato anche l’impegno dei 77 volontari, che hanno accompagnato e supportato il pubblico in ogni tappa del percorso.

Il filo conduttore scelto per quest’anno – “Vite Svelate. Esporsi/Scoprirsi” – ha guidato il pubblico a riflettere sul tema della vulnerabilità come risorsa e forza collettiva, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni e al loro bisogno di esprimersi, raccontarsi e immaginare nuovi modi di abitare il mondo.

Il Premio Internazionale
Anche quest’anno è stato confermato il Premio Internazionale “Pensare Contemporaneo”, attribuito a una personalità capace di influenzare con la propria opera il dibattito culturale a livello globale. L’edizione 2025 ha visto il riconoscimento andare allo scrittore cileno Benjamín Labatut, autore che intreccia scienza e letteratura trasformando la narrazione delle grandi scoperte scientifiche in profonde meditazioni filosofiche sulla condizione umana.

La cerimonia di premiazione si è svolta domenica sera a Palazzo Gotico, durante l’evento conclusivo del Festival, alla presenza della sindaca Katia Tarasconi, che ha consegnato a Labatut anche una lampada TeTaTeT realizzata dal designer piacentino Davide Groppi. Prima della premiazione, lo scrittore ha dialogato con il curatore del Festival Alessandro Fusacchia.

Le voci dei protagonisti
Secondo Fusacchia, questa terza edizione “ha segnato una fase di maturità per il Festival”, offrendo non soltanto occasioni di incontro ma veri e propri strumenti di riflessione critica. Concetto ribadito anche dai direttori filosofici Maura Gancitano e Andrea Colamedici, che hanno sottolineato come il pensiero, quando condiviso, non sia evasione ma un modo più profondo di abitare il tempo presente.

Partecipazione e numeri
Il pubblico ha risposto con entusiasmo: le prenotazioni per gli eventi in presenza hanno registrato il tutto esaurito, mentre online i canali social del Festival hanno superato i 16,5 milioni di impression, di cui oltre 9 milioni su Instagram, raggiungendo complessivamente più di 2 milioni di account.

Un ruolo centrale è stato affidato alle scuole: per quattro giorni, oltre 300 studenti e docenti provenienti da venti regioni italiane hanno animato Palazzo Farnese, trasformandolo in un laboratorio di confronto fra arti e scienze. A partire dalla prossima edizione saranno proprio i giovani a introdurre gli ospiti del Festival, a conferma della scelta di dare spazio e voce alle nuove generazioni.

Collaborazioni e novità
Il Festival ha consolidato le collaborazioni con istituzioni accademiche come l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Politecnico di Milano (campus di Piacenza), l’Università di Parma e il Conservatorio Nicolini. Accanto a queste, si sono rinnovati i rapporti con realtà come il Forum Disuguaglianze Diversità, il think tank brussellese Friends of Europe e l’esperienza della Piacenza Unconference.

Tra le novità di quest’anno, il coinvolgimento della Fondazione Una Nessuna Centomila, che ha portato al centro del dibattito il tema dell’educazione sessuo-affettiva e della lotta contro la violenza di genere, e la collaborazione con il DIG Festival, che ha proposto la proiezione del documentario La procedura, seguita da un dibattito con Luigi Montebello e padre Guidalberto Bormolini.

Sguardo al futuro
Il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Roberto Reggi, ha sottolineato come la manifestazione abbia ormai costruito una rete di sostegno solida e riconoscibile, capace di attrarre pubblico, sponsor e risorse per il territorio.

Il prossimo appuntamento con il Festival del Pensare Contemporaneo è già fissato: dal 17 al 20 settembre 2026, quando Piacenza ospiterà la quarta edizione.

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