Contro l’aumento dei costi di costruzione, prospettato da una deliberazione della Giunta Regionale che sarà sottoposta a breve alla valutazione del Consiglio Regionale, scendono in campo, ai vari livelli elettivi, gli esponenti di Fratelli d’Italia.
“I propositi della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna di pervenire ad una determinazione del costo di costruzione, ancorandola ai valori dell’Osservatorio del mercato immobiliare, non solo rappresentano l’ennesima penalizzazione diretta contro il mercato immobiliare, ma si scontrano vistosamente con le vigenti normative statali”.
Lo sostiene l’on. Tommaso Foti, deputato di Fratelli d’Italia, che ha rivolto un’interrogazione ai ministri Toninelli e Stefani: “Come opportunamente denunciato dalla Confedilizia e dalla Proprietà Fondiaria di Piacenza – spiega Foti – l’ansia interventista della Regione, con buona pace dei tanto propagandati quanto ignorati principi non invasivi, finirà per riversare sulle spalle dei risparmiatori dell’edilizia il maldestro ed ingiustificato aggravio dei costi di costruzione”.
Il deputato di Fratelli d’Italia non ci sta: “Le norme in vigore – rimarca Foti – parlano chiaro. La legislazione vigente, confortata anche dalla sentenza n. 125/2017 della Corte Costituzionale, non lascia spazio a dubbi. Il tentativo portato avanti dal Presidente della Regione Bonaccini e dai suoi accoliti di esercitare la potestà legislativa concorrente in materia edilizia, con il chiaro scopo di vessare i risparmiatori in favore degli Enti pubblici interessati, risulta non solo sbagliato in diritto, ma anche odioso nei confronti dei cittadini”.
“Le leggi esistenti – sostiene il parlamentare del movimento politico di Giorgia Meloni – ancorano con chiarezza la determinazione del costo di costruzione ai costi massimi ammissibili per l’edilizia agevolata. Qualsiasi diversa interpretazione entra in palese contrasto con le norme sopraordinate.
Il Governo – conclude Foti – richiami con urgenza la Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna al rispetto delle leggi vigenti e dei risparmiatori”. Da parte sua, il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri annuncia “una dura battaglia in consiglio regionale, nel caso in cui la Giunta non accolga la proposta che ho avanzato di revocare la deliberazione in questione, per impedire che sia inferto l’ennesimo colpo mortale ad un settore, quello dell’edilizia, che già da anni attraversa una pesantissima crisi. Siamo di fronte ad un’iniziativa che pur di ingrassare i bilanci degli enti locali scarica sui costruttori e, quindi, sugli acquirenti di immobili nuovi ed ingiustificati costi.” Infine, i consiglieri di Fratelli d’Italia del comune di Piacenza hanno presentato una mozione urgente con cui chiedono alla Giunta Comunale di volere “esprimere alla Giunta Regionale la propria ferma contrarietà rispetto alla delibera che aumenta a dismisura i costi di costruzione”, giudicando altresì “un’arbitraria invasione di campo la decisione regionale, tenuto anche conto dell’imposizione ai Comuni di dovere recepire l’aumento dei costi di costruzione entro novanta giorni dall’entrata in vigore degli stessi, trascorsi i quali la nuova costosa scelta regionale opererà comunque e direttamente”.