La totale assenza di rappresentanti della Giunta Barbieri alla tradizionale cena per l’Iftar (il rituale che interrompe il digiuno durante il Ramadan) organizzata venerdì scorso dalla Comunità Islamica stupisce i rappresentanti della sezione piacentina di Italia in Comune, “ma ormai neppure tanto”.
Come spiegano loro stessi, “dopo la figuraccia rimediata a marzo, con la decisione di non partecipare alla veglia per le vittime musulmane della strage terroristica in Nuova Zelanda, la Giunta Barbieri ripropone, marcandone le distanze, la propria estraneità ai valori di inclusione, aggregazione e solidarietà che la comunità islamica, radicatasi con impegno nel tessuto sociale piacentino, porta avanti da anni a favore della comunità piacentina tutta, senza distinzioni interne”.
Eppure, affermano,“non certo di errore si tratta. Piuttosto, della volontà decisa ed estremista di proseguire nel solco tracciato dal Decreto Salvini su Sicurezza e Immigrazione: isolare ed escludere l’Altro, salvo poi sfruttare a fini elettorali le conseguenze negative che questa esclusione e questo isolamento producono a livello sociale. Una politica a cui noi di Italia in Comune siamo estranei, perché prescinde sia da un’etica della responsabilità sia dal valore pragmatico della mediazione, che dovrebbero rappresentare al contempo la forza e l’essenza dell’attività di chi amministra la città per il benessere dei propri cittadini”.
Anche lo scorso anno nessuno della Giunta si era presentato alla cena.
Quest’anno erano presenti altri esponenti del Consiglio comunale, partendo dal Partito Democratico, i due 5 stelle (Dagnino e Pugni), nonchè Rabuffi. Gli inviti alla Giunta sono stati recapitati per tempo, ma parrebbe che avessero altri impegni già programmati. QuotidianoPiacenzaOnline