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    I piacentini scommettono molto ma vincono poco

    Proprio ieri è stata presentata in Municipio a Piacenza la campagna di sensibilizzazione Slot-Free – promossa dalla Regione Emilia Romagna – a cui hanno deciso di aderire 39 i pubblici esercizi cittadini. Un modo per dire, con forza, no alla dipendenza dal gioco d’azzardo, un fenomeno in costante aumento che implica pesanti ricadute sociali ed anche problemi sul fronte della legalità e della sicurezza.

    Così quaranta esercenti hanno deciso di rinunciare agli incassi derivanti dalle slot mentre, a breve, dovrebbe entrare in vigore la nuova normativa che sfratterà parecchie macchinette situate a meno di 500 metri da luoghi sensibili come scuole, chiese, ospedali etc.

    Quanto si scommette in provincia?

    Ma quanto si gioca in provincia di Piacenza e quanto si vince? A dircelo è una recente ricerca del Sole24Ore (Infodata) basata sui dati forniti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e relativi al primo semestre del 2017.

    Guardando la cartina della provincia di Piacenza spicca subito il colore rosso dei comuni dove i cittadini aprono di più il portafogli nella speranza di sedurre la dea bendata.

    Castelvetro la “Las Vegas” piacentina

    Come abbiamo riassunto nella tabella gli “scommettitori” più incalliti sono quelli di Castelvetro Piacentino che “buttano” in macchinette, gratta e vinci ed altri giochi d’azzardo ben 1.339 euro a testa, ogni sei mesi, una cifra davvero elevata. Castelvetro è di conseguenza anche il comune dove si perde di più perché ovviamente nel gioco d’azzardo a guadagnarci sono sempre le società che propongono i giochi e lo Stato, mai lo scommettitore. Stando alla media i soldi vinti per abitante sono 1.025 e quindi la perdita per abitante diventa di 314 euro. Considerando che tanti, in realtà non giocano, si può facilmente capire come ci siano persone che letteralmente si rovinano seguendo l’illusione di essere baciati da una fortuna che non arriva mai.

    Seconda in classifica è Piacenza con 1.098 euro investiti per persona al semestre, 859 euro vinti ed una perdita per persona di 238 euro.

    Via via nell’elenco dei comuni ad alto tasso di gioco (evidenziati in rosa in tabella) seguono Borgonovo, Castel San Giovanni, Fiorenzuola, Carpaneto e Caorso che è seconda assoluta quanto a perdita pro capite con 249 euro.

    I comuni più virtuosi (in azzurro nella tabella) sembrano invece essere quelli di collina e di montagna dove si vede che prevale ancora una mentalità concreta, legata alla terra, alla fatica quotidiana e dove al posto della leva di una slot machine si manovra il cambio di un trattore.

    A Cerignale gli scommettitori sono merce rara

    Il comune quasi totalmente “libero da scommesse” è quello di Cerignale dove ogni abitante, statisticamente, ha investito circa un euro al mese in scommesse per un totale di 6,84 euro al semestre. Basse di conseguenza le vincite con 1,41 euro sufficienti per ripagarsi un caffè ogni sei mesi e nemmeno corretto. In totale, a Cerignale dunque le perdite per persona si attestano a 4,93 euro.

    Seguono Piozzano con 18,11 euro investiti nei giochi, Besenzone con 84 euro e poi vari altri comuni poco sopra i cento euro.

    I restanti paesi piacentini, non inseriti nella nostra tabella, si attestano invece su una spesa pro capite fra i 300 ed i 400 euro al semestre e perdite intorno ai 100 euro.

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