Un tempo si diceva: “L’orto vuole l’uomo morto”, un proverbio che lascia intendere la fatica e la dedizione necessarie per rendere fruttuoso e fertile anche il più piccolo pezzo di terra. Nel corso degli anni, però, le tecniche si sono affinate e fortunatamente ancora oggi c’è che si impegna per tramandare una conoscenza davvero preziosa. E’ il caso del professor Giancarlo Peveri che ha svelato i segreti di un orto perfetto a una folta platea, in occasione del quarto appuntamento di Aspettando Floravilla, al centro culturale di via Mazzini a Castel San Giovanni andato in scena lunedì scorso, 12 marzo, rassegna realizzata dalla ditta Orlandi con la collaborazione della Pro Loco e dell’amministrazione comunale.
“Curare un orto richiede tempo, fatica e denaro – ha spiegato Peveri – ma allo stesso tempo è un’attività sana e in grado di garantire enormi soddisfazioni. Permette di produrre e consumare alimenti freschi e saporiti, consente di coltivare i prodotti che preferiamo e ci offre la possibilità di svolgere attività fisica all’aria aperta”.
Peveri ha poi passato in rassegna con chiarezza e precisione le varie fasi che conducono a un orto ricco e produttivo: dalla lavorazione del terreno alla fertilizzazione, dalla semina al controllo delle piante infestanti, dalla raccolta alla rotazione delle culture. “Ma il primo aspetto a cui prestare attenzione resta la scelta di una corretta ubicazione, in modo che l’orto resti esposto alla giusta dose di raggi solari e correnti d’aria”, ha spiegato l’esperto.
Aspettando Floravilla non finisce qui: lunedì prossimo, 19 marzo, alle 21, sempre al circolo culturale di via Mazzini, si terrà l’incontro con il professor Angelo Bertona insieme al quale si proseguirà sul tema dell’orto familiare e della sua cura.