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“Il criceto farabutto” di Matteo Brusamonti per “Uniti dalle Parole”

Era l’inizio degli anni duemila e Matteo Brusamonti muoveva i primi passi lavorativi a Radiosound Piacenza, all’interno di una giovane e dinamica redazione di cui facevano parte anche Lorenzo Dardano, oggi affermato speaker radiofonico e Gianmarco Aimi che ha proseguito la carriera di giornalista firmando per prestigiosi quotidiani e riviste nazionali.

Matteo già all’epoca usava la sua voce non solo per la lettura dei radiogiornali ma anche per intrattenere i colleghi con esilaranti scherzi ed improvvisazioni. Poi la (saggia) scelta di accantonare il giornalismo (settore sempre più in crisi) e puntare tutto sulle sue capacità attoriali, coltivate da quando aveva undici anni.

E’ così sbarcato a Milano dove ha frequentato il corso di doppiaggio al Centro Teatro Attivo e parallelamente ha fondato il gruppo teatrale “Aristomatti” per cui scrive, interpreta e dirige pressoché tutte le produzioni.

Arrivato alla simbolica cifra di 33 anni, oggi, si può definire un doppiatore di peso, non tanto (o solo) per la sua totale idiosincrasia nei confronti delle diete, quanto perché ha prestato la voce ad una sfilza di attori illustri per la versione italiana dei loro film.

L’ultimo in ordine di tempo è Matthew Broderick nella pellicola “To Dust – Alla ricerca dell’eternità”. Sono ormai decine i film, telefilm, cartoni animati, libri (letti) di Audible in cui compare l’inconfondibile timbro vocale di Matteo: di una passione ha fatto una professione che gli sta regalando parecchie soddisfazioni.

All’inizio della quarantena, temendo forse di rimanere senza sufficiente vettovagliamento, si è rifugiato nella casa piacentina dei genitori. Ha totalmente rinunciato (ma questo giò da una trentina d’anni) alla quotidiana corsetta e quando non lavora o non intrattiene “la nipotanza” si dedica a lanciare nel mare di Facebook i suoi messaggi, ovviamente carichi di ironia e soprattutto di auto-ironia.

Dimenticavamo di dire che spesso (come testimoniano le foto) parla con Virgilio (detto Virgil) il suo colto e saggio boxer.

Del resto il rapporto con personaggi ed animali, veri od immaginari, accompagnano Matteo fin dall’infanzia come racconta lui stesso nel testo che ha deciso di leggere per l’iniziativa “Uniti dalle Parole” lanciata da “PiacenzaOnline” che continua (e continuerà) grazie alla generosità di attori ed autori piacentini che dedicano tempo e voce per portare il teatro, la lettura, a domicilio. Vi lasciamo dunque a “Criceto Farabutto” che Matteo ha registrato per noi chiuso in una stanza che assomiglia al sottoscala di Harry Potter.

 

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