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Il Gutturnio è entrato a far parte del vocabolario della lingua italiana “Zingarelli” (Zanichelli Editore)

“L’investimento sulla cultura enogastronomica della città sta già generando importanti ricadute economiche ma anche una crescente sensibilità culturale verso le nostre eccellenze”: è così che l’assessore alla Cultura e al Turismo Jonathan Papamarenghi parla riferendosi a una piacevole novità che vede ancor più rappresentate l’eccellenze piacentine sull’autorevolissimo vocabolario Zingarelli.

Tra antiche leggende che risalgono all’epoca romana, storia ed eccellenza del nostro territorio, il Gutturnio, uno dei “rossi” più rinomati e conosciuto in tutto il Paese, da quest’anno approda sul nuovo Zingarelli, lo storico dizionario di italiano edito da Zanichelli. Al di là delle antiche leggende che si rincorrono su questo vino, che fu il frutto degli studi e degli esperimenti dell’enologo Mario Prati, che pensò di smussare l’acidità del Barbera e la tannicità del Bonarda; prese vita così il Gutturnio, vino più equilibrato che nel 1941 il Ministero dell’agricoltura lo inserì tra i vini “tipici e di pregio”. Il nome era stato proposto nel 1938 proprio da Mario Prati che ebbe l’intuizione abbinare a questo vino, a un boccale di epoca romana, rinvenuto nel 1978 da un pescatore nei pressi di Caorso e che oggi è depositato presso i Musei Capitolini. Il “Gutturnio” apparve per la prima volta nel 1939 su un’etichetta dell’azienda Manara di Vicomarino (Ziano). Il disciplinare di produzione risale al 1967 (settimo vino italiano ad ottenere la doc).

La notizia che il termine del grande “rosso” piacentino sia inserito nel dizionario più conosciuto della lingua italiana, è arrivata direttamente all’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, attraverso una nota scritta da un collaboratore della casa editrice Zanichelli, Pietro Cipriani, fermano di nascita e ascolano di adozione, il quale ha ritenuto di segnalare il Gutturnio, perché fosse inserito nello Zingarelli: “La Zanichelli – scrive Cipriani all’assessore – sempre disposta a recepire miglioramenti e aggiornamenti, ha prontamente provveduto ad accogliere la proposta”. Prosegue: “Il Gutturnio è infatti un elemento identitario della tradizione e della cultura piacentina, emiliana, ma anche nazionale ed ora uscirà anche dall’anonimato editoriale in quanto è accolto nella edizione Zingarelli già in vendita nelle librerie, diventando parte del patrimonio lessicale italiano”.

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