Si alza il livello del Po e cresce la preoccupazione lungo le sponde piacentine del Grande Fiume. Dopo 48 ore di forti precipitazioni, l’ondata di piena – attualmente in transito dal Piemonte – sta facendo registrare livelli idrometrici in rapido innalzamento. Nella tarda mattinata di venerdì 18 aprile, il Po ha toccato quota 6,72 metri a Piacenza, alle 13,30, restando in fase di allerta arancione. Il colmo della piena, stimato in circa 7,90 metri, è atteso nelle prime ore della notte.
La Prefettura di Piacenza, in stretto coordinamento con Aipo, Protezione civile, Vigili del Fuoco, Polizia Locale e le amministrazioni comunali rivierasche, ha disposto una serie di interventi precauzionali. A partire dalle 23 di giovedì è stata chiusa al traffico via Nino Bixio, già interessata da infiltrazioni d’acqua, mentre pattuglie della Polizia Locale hanno monitorato per tutta la notte l’evolversi della situazione.
Con ordinanza firmata dal sindaco Katia Tarasconi, sono state disposte evacuazioni per famiglie e attività produttive situate nelle aree golenali. Tra i soggetti coinvolti figurano il complesso Chikos/Quincy in strada dell’Aguzzafame, la storica chiesa degli Appestati, la società Canottieri Nino Bixio – dove la piscina interna risulta completamente allagata –, alcune abitazioni in località Mortizza e diverse ditte con sede nella zona della Finarda.
Situazioni critiche anche in altri comuni rivieraschi: a Castelvetro è stato disposto lo sgombero delle aree golenali, mentre a Sarmato il sindaco Claudia Ferrari ha invitato i residenti a non utilizzare i piani terra delle abitazioni.
Il fiume, intanto, trascina a valle detriti di ogni tipo: tronchi, materiali ingombranti. Lungo l’argine proseguono i controlli da parte delle forze dell’ordine e della Protezione Civile, mentre si valuta la posa di paratie mobili per contenere eventuali fuoriuscite d’acqua.
La Protezione Civile regionale ha emesso un’allerta rossa per piene dei fiumi nelle province di Piacenza e Parma, arancione per Reggio Emilia e gialla nelle restanti zone fluviali dell’Emilia-Romagna. Le criticità maggiori si concentrano nelle pianure occidentali, dove i livelli del Po sono superiori alla soglia 3.
Se da un lato la situazione richiede massima prudenza, dall’altro lato arriva un dato rassicurante: grazie alle abbondanti piogge e nevicate degli ultimi mesi, l’Osservatorio Utilizzi Idrici dell’Autorità di Bacino ha confermato che non ci saranno problemi di siccità per l’estate 2025.
La tendenza resta comunque monitorata, soprattutto alla luce delle ulteriori precipitazioni attese nei prossimi giorni anche a carattere nevoso sulle Alpi.
Intanto, in attesa del passaggio del colmo della piena e del suo transito previsto a Pontelagoscuro tra il 20 e il 21 aprile, la parola d’ordine resta una sola: prudenza.
Il comunicato della Regione
Maltempo. Confermata l’allerta rossa anche per domani nella pianura piacentina e parmense per il passaggio della piena del Po, prevista in serata e che viene monitorata minuto per minuto da Protezione civile e AIPo. A Bologna aperto il Centro operativo regionale, in esaurimento le criticità riscontrate ieri in provincia di Piacenza
Allerta arancione nella pianura reggiana, stanno defluendo anche le piene nei tratti arginati di Secchia e Reno
Bologna – Il passaggio della piena del Po, dovuta alle forti piogge di questi giorni nell’Italia nord-occidentale, continua a essere monitorato minuto per minuto dall’Agenzia regionale di Protezione civile e da AIPo (Agenzia interregionale per il fiume Po). A Bologna è aperto e attivo il COR, il Centro operativo regionale, ed è stata confermata anche per domani, sabato 19 aprile, l’allerta rossa nell’area della pianura piacentina e parmense. L’inizio del passaggio del colmo di piena è previsto per la serata di oggi e durerà anche nelle prime ore della notte. L’allerta è invece arancione per la pianura reggiana di Po.
I livelli del Po sono attesi con livelli superiori alle soglie 3 nelle pianure occidentali, superiori alle soglie 2 nelle pianure centrali e superiori alle soglie 1 nelle pianure orientali e nel Delta. Così come prosegue il lento esaurimento delle piene generate dalle piogge dei giorni precedenti nei tratti arginati di Secchia e Reno, con livelli ancora superiori alle soglie 1. Nelle zone montane e collinari centro-occidentali non si escludono occasionali fenomeni franosi sui versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti.
Nelle ultime ore, i tecnici dell’Ufficio territoriale di Piacenza dell’Agenzia regionale di Protezione Civile e circa una trentina di volontari sono stati impegnati in una serie di interventi nel piacentino. I comuni più interessati sono stati San Giorgio Piacentino, Ponte dell’Olio, Castel San Giovanni e Carpaneto a causa delle criticità dei torrenti Riglio, Chiavenna e Luretta e dei rii Carona e Ogone. La notte è stata, comunque, superata senza ulteriori aggravi rispetto a ieri. Rimangono isolate alcune case sparse in località Veggiola a Ponte dell’Olio, mentre a Castel San Giovanni sono state evacuate alcune persone a causa di alcune esondazioni del Carona.
Per quanto concerne la diga di Mignano, nonostante il superamento della soglia di attenzione, la regolazione ha fatto sì che non si siano verificate criticità nel tratto di valle in Val d’Arda.