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Il Pro Piacenza escluso dal campionato dopo la partita farsa di ieri a Cuneo

Alla fine, dopo la partita di ieri fra Cuneo e Pro Piacenza, finita venti a zero per i padroni di casa, sulla squadra di Pannella è caduta la scure definitiva della giustizia sportiva.

Il giudice sportivo della Lega Pro, Pasquale Marino, davanti ai sei ragazzini (più un massaggiatore) scesi in campo con la maglia del Pro Piacenza  ha ha deciso di non omologare il 20 a 0 a favore dei piemontesi, di infliggere lo 0-3 a tavolino agli emiliani che sono anche stati esclusi dal campionato di Serie C.

Il Pro Piacenza è stato punito per responsabilità diretta «in quanto l’attività fraudolenta dei propri dirigenti era consapevolmente finalizzata ad impedire che la mancata presentazione alla gara in oggetto, integrando il quarto caso di rinuncia alla disputa di una gara nel medesimo campionato, avrebbe comportato l’esclusione della società dal campionato di competenza».

Sanzioni anche per il massaggiatore Alessio Picciarelli che era sceso in campo con la maglia numero 10 e squalifica  E per uno dei giocatori tesserati, Salvatore Adelfio, entrambi inibiti fino al 31 dicembre 2019.

Il Giudice ha sottolineato come «al di là delle consapevoli, plurime e fraudolente violazioni regolamentari messe in atto dalla società Pro Piacenza» sia stato punito anche «l’inaccettabile comportamento della medesima società la quale, mortificando l’essenza stessa della competizione sportiva, ha costretto sia i soggetti inseriti nella propria distinta che i calciatori della squadra avversaria a disputare una gara “farsesca” dal punto di vista tecnico (nonché pericolosa per l’incolumità fisica di soggetti non adeguatamente preparati dal punto di vista agonistico), abusando dei diritti formali certamente concessi dal regolamento, ma basati su principi di lealtà e correttezza che nella fattispecie sono stati sovvertiti, stravolti e letteralmente calpestati».

Tra le violazioni attribuite al Pro Piacenza vi è anche quella dell’articolo 1 bis del codice di giustizia sportiva sulla lealtà sportiva. Oltre all’esclusione dal campionato e la sconfitta a tavolino col Cuneo, il giudice sportivo ha stabilito che tutte le gare del girone di andata giocate o meno dal Pro Piacenza “non hanno valore per la classifica, che viene riformulata senza tenere conto dei relativi risultati” e tutte le gare ancora da disputare “saranno considerate perdute con il punteggio di 0-3 in favore dell’altra società”.

In mattinata, prima che arrivasse la decisione del Giudice sportivo, la sezione disciplinare del Tribunale Federale Nazionale aveva comminato altri 8 punti di penalizzazione al Pro Piacenza, al Matera, al Cuneo e alla Lucchese oltre a una multa di 350 mila euro pari al valore della fideiussione.

Il sottosegretario Giorgetti convoca Gravina

Sulla vicenda è intervenuto anche Giancarlo Giorgetti, sottosegretario con delega allo sport che ha avuto parole dure rispetto a quanto successo «È una vergogna inaudita – ha affermato – quello che è accaduto ieri al Peschiero di Cuneo. L’umiliazione dei sette giovanissimi della Pro Piacenza è una cosa che non voglio più vedere. Bisogna garantire il rispetto delle norme, sulla carta in vigore dal prossimo anno, e cioè il divieto della partecipazione ai campionati per i club che non sono in regola».

«Così non si può andare avanti -ha aggiunto Giorgetti-. Intendo convocare tutte le parti interessati per trovare una soluzione che tuteli prima di tutto i giovani e la loro passione per lo sport. Domani vedrò Gravina con il quale ho già affrontato l’argomento. Gli interessi e gli egoismi non possono scendere in campo».

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