Si chiama Roboat dall’unione di due parole inglesi robot e barca e potrebbe essere la prima imbarcazione totalmente automatizzata a girare per i canali di Amsterdam e magari un domani anche di Venezia.
E’ l’equivalente delle macchine senza pilota di Google ma su acqua. Il primo viaggio sperimentale di Roboat è ormai alle porte e dovrebbe avvenire entro il 2017. Si tratta di un progetto da quasi 27 milioni di dollari nato dalla collaborazione fra il MIT (Massachusetts Institute of Technology) e l’AMS (Amsterdam Institute for Advanced Metropolitan Solutions).
Ad Amsterdam il traffico di persone e cose è abbastanza congestionato e riuscire a spostarlo parzialmente sui canali sarebbe una grande conquista. Roboat è studiata per esser leggera e facilmente manovrabile ed in grado di raggiungere pressoché ogni punto di Amsterdam attraverso l’estesa rete cittadina di canali.
Il design delle barche permette inoltre alle stesse di interconnettersi formando ponti e piattaforme galleggianti che possono essere utilizzate per scopi di protezione civile (in caso di disastro) o semplicemente per grandi eventi come concerti. Ogni battello sarà attrezzato con appositi strumenti per rilevare l’inquinamento delle acque e la qualità dell’aria.
Così come le auto senza pilota anche Roboat sarà dotata di sensori che scansioneranno l’ambiente circostante costruendo un modello tridimensionale che gli permetterà di navigare. Sensori che non si limiteranno a rilevare ed analizzare ciò che è sopra l’acqua ma anche quanto sta sotto. Proprio la complicazione degli algoritmi necessari farà si che il progetto duri almeno cinque anni per essere certi che il sistema sia sicuro.