Gli affreschi del Pordenone nella basilica di Santa Maria di Campagna hanno ancora una volta catturato l’interesse di piacentini e non (sono arrivati visitatori, per esempio, da Milano) in occasione dell’apertura straordinaria della Salita proposta dalla Banca di Piacenza nell’ambito della manifestazione “Invito a Palazzo”, giornata promossa dall’ABI – Associazione bancaria italiana, giunta alla XIX edizione, per dare la possibilità al pubblico di vedere opere d’arte e capolavori conservati nelle sedi storiche di banche e fondazioni. Quest’anno la maggior parte degli Istituti che hanno aderito all’iniziativa, in considerazione dell’emergenza sanitaria, hanno proposto visite digitali, disponibili fino al 10 ottobre sui portali della Banca d’Italia e delle banche-fondazioni che non hanno aperto fisicamente i loro palazzi, sul sito della manifestazione (www.palazzi.abi.it) e su Muvir.eu (www.muvir.eu), il museo digitale delle banche in Italia.
Nel rispetto delle misure di contenimento del contagio Covid-19, le visite sia alla Salita al Pordenone (a piccoli gruppi), sia a Palazzo Galli sono invece state organizzate in presenza.
Già sold out fin dal giorno precedente l’evento, la Salita è stata molto apprezzata da coloro che non avevano ancora avuto occasione di ammirare – in quota – la cupola di Santa Maria di Campagna, ma anche da chi è voluto tornare a percorrere il “camminamento degli artisti” memore delle positive emozioni provate la prima volta. La giornata particolarmente limpida ha permesso, inoltre, di godere appieno della vista panoramica a 360 gradi della città dalla galleria circolare in cupola. Emergenza sanitaria permettendo, per venire incontro alle tante richieste ricevute, si sta valutando di proporre – oltre a quella del 31 dicembre – nuove aperture straordinarie e gratuite.
Buona affluenza anche per le due visite guidate a Palazzo Galli, una al mattino e una al pomeriggio, a cura della prof. Valeria Poli (il Palazzo della Banca di Piacenza era aperto al pubblico dalle 10 alle 16.30, sempre nell’ambito della manifestazione “Invito a Palazzo”). La prof. Poli ha condotto i visitatori nelle accoglienti sale spiegando la storia di quella che fu l’abitazione del Governatore ducale, prima di diventare sede della Federazione italiana dei Consorzi agrari, della Banca Popolare Piacentina (1867) e da ultimo della Banca di Piacenza, che lo ha acquistato nel 1997. Molto ammirate le opere “Aminta baciato da Silvia” del Piccio, il quadro di Ricchetti “In ascolto” (ricomposizione con parte autentica), l’edizione originale dell’Atlas Maior. Ultima tappa della visita, la “Galleria della Banca-Spazio Arisi”, con i bandi originali della duchessa Maria Luigia datati Piacenza e memorie dell’ultra ottantennale attività della Banca.