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Inaugurata a Parma la nuova centrale unica del 112

Circa 3.000 chiamate al giorno dai territori di Piacenza, Parma, Reggio e Modena. Una targa per ricordare le vittime di Charlie Alpha

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Tremila chiamate al giorno dai territori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Tempo di attesa di 4,5 secondi per ricevere una risposta in caso di emergenza, grazie ai 45 operatori che garantiscono il servizio 24 ore su 24, pronti ad attivare l’intervento di Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Soccorso Sanitario e Guardia Costiera.
Stiamo parlando del Numero Unico Europeo 112, attivo su tutto il territorio regionale dal 1° aprile 2025, grazie a un lavoro di squadra di tutte le istituzioni coinvolte nel progetto.
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma è responsabile operativa per il coordinamento delle due Centrali Uniche di Risposta attivate a Parma e Bologna. Questa mattina è stata inaugurata la sede di Parma, alla presenza dell’Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna, Massimo Fabi, del direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e commissario straordinario Ausl di Parma, Anselmo Campagna, del coordinatore della rete regionale dell’emergenza 118 e 112, Antonio Pastori e delle Autorità locali. In rappresentanza di Prefettura, Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza è intervenuto il Prefetto di Parma Antonio Lucio Garufi.
Durante l’inaugurazione, la Centrale Unica di Risposta è stata scoperta una targa in memoria di Charlie Alpha e dell’incidente occorso sul Monte Ventasso durante una missione di soccorso dove persero la vita i quattro operatori dell’equipaggio: il pilota Claudio Marchini, il medico anestesista Anna Maria Giorgio e gli infermieri Corrado Dondi e Angelo Maffei. La targa in loro memoria è stata scoperta alla presenza dei familiari ed è stata apposta all’ingresso della struttura che ospita gli operatori del NUE 112.
Per l’attivazione del Numero Unico di Emergenza Europeo 112, come da indicazioni regionali, sono state individuate due Centrali Uniche di Risposta collocate rispettivamente a Bologna e a Parma, un progetto che ha visto un investimento di 8 milioni di euro per entrambe le centrali. Queste strutture sono dotate di una piattaforma tecnologica ad alta affidabilità per la gestione di tutte le emergenze e offrono la possibilità di aumentare il numero di operatori nella centrale o nel distretto che ne ha maggiore necessità.
La CUR di Parma che fa riferimento all’Azienda Ospedaliero-Universitaria è stata costruita in via del Taglio, a pochi metri dalla Centrale Operativa 118 Emilia Ovest, con un investimento complessivo di quasi 4 milioni di euro.
Un servizio per 2 milioni di persone
La Centrale di Parma serve un bacino di popolazione di due milioni di persone delle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Modena.
Dal suo avvio il 21 gennaio 2025 la CUR di Parma ha già gestito oltre 158 mila chiamate di queste 85mila sono state inoltrate all’emergenza sanitaria (45%), alle Forze dell’Ordine di cui Carabinieri (29%) e Polizia (21%), ai Vigili del Fuoco (5%). Grazie al filtro delle chiamate inappropriate o risolte dall’operatore, la CUR decongestiona le sale operative specifiche di ciascun settore di emergenza.
Gestione efficiente delle Emergenze
Componendo qualsiasi numero dell’emergenza (112, 113, 115, 118) il cittadino entra in contatto con l’operatore della Centrale Unica di Risposta del servizio NUE 112 che prende in carico la chiamata, se necessario attiva una teleconferenza per la traduzione multilingue, e procede in pochi secondi all’immediata localizzazione di chi chiama.
In caso di reale emergenza, la segnalazione, corredata da una scheda informatica con tutte le informazioni raccolte, viene trasferita alle sale operative dei vari enti di soccorso: sanitario, forze di pubblica sicurezza, vigili del fuoco e soccorso in mare.
A seconda del tipo di emergenza, può essere attivato un solo ente competente per il soccorso o anche più enti contemporaneamente, aumentando la rapidità e l’efficacia degli interventi e la circolarità delle informazioni. Il traffico telefonico e tutti i dati relativi agli eventi vengono registrati.
Risposta veloce, interventi immediati
La media di risposta alle chiamate si attesta sui 4,5 secondi per poi passare la chiamata a una delle 57 centrali di secondo livello nel territorio regionale ma anche a tutte le altre centrali d’Italia.
Per garantire elevati standard degli indicatori di qualità in fascia diurna sono presenti 10-12 operatori, mentre nelle fasce notturne scendono a 5-6, con rinforzi mirati nei weekend e nelle giornate con eventi particolarmente rilevanti. Complessivamente la CUR di Parma conta 45 operatori che hanno avuto una formazione specifica di 6 settimane, teorica e pratica, con visite ad altre CUR 112 e alle sale operative di secondo livello degli altri enti.
Capacità operativa: sempre pronti a intervenire
Le due Centrali sono state allestite in modo da poter raddoppiare la capacità di operatori attivi contemporaneamente nella sala operativa con 24 postazioni, a cui si aggiungono 8 postazioni nella sala di espansione, per ospitare fisicamente gli operatori della Centrale che dovesse essere inaccessibile o subire guasti che ne compromettono il funzionamento.
Alta tecnologia e sicurezza
La piattaforma tecnologica è stata progettata e realizzata in modo da garantire continuità operativa 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Linee telefoniche ad alta affidabilità, piattaforma di registrazione, servizi informatici dedicati, con unità di backup in caso di malfunzionamenti, e gestione della cybersecurity di livello elevato, garantiscono massima flessibilità e completa sicurezza. Una rete dati ad alta affidabilità è dedicata alle comunicazioni con gli altri Enti e con il CED Interforze del Ministero dell’Interno. L’applicativo gestionale in uso, ormai consolidato sul territorio nazionale, rende disponibili agli operatori avanzati strumenti di geolocalizzazione multipiattaforma, per una rapida e solida gestione del servizio. Tutta la infrastruttura è costantemente monitorata e mantenuta aggiornata in modo da garantire un livello di servizio tecnologicamente avanzato e continuativo.

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