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La comunità islamica di Piacenza sui fatti di via IV Novembre: “No alla strumentalizzazione dei gravi fatti di cronaca”

"Siamo da anni impegnati per rafforzare un senso di appartenenza alla comunità cittadina e per contrastare il disagio giovanile". Il segretario UCOII "indispettito" per le affermazioni del sindaco Tarasconi

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La comunità islamica di Piacenza interviene con una Nota stampa sulla vicenda di via IV Novembre e invita ad evitare strumentazioni.
Intanto oggi è circolato un messaggio Facebook in cui il segretario nazionale delle comunità islamiche italiane UCOII, Yassine Baradai,esternava il suo forte disappunto nei confronti del sindaco Katia Tarasconi per la dichiarazione diffusa ieri dal primo cittadino di Piacenza sui fatti del Cheope. In particolare a Baradai. Non è piaciuta la frase Non si combatte il degrado con il degrado perché a suo giudizio affermarlo “senza spiegarlo è esattamente riconoscere che i nordafricani sono un degrado”.

Questo invece il testo della comunità islamica piacentina.

“Dopo i recenti fatti di cronaca avvenuti nella serata di mercoledì scorso, che hanno visto il coinvolgimento di giovani in via IV Novembre, sui quali sono in corso i dovuti accertamenti degli investigatori e benché i fatti siano di una gravità inaccettabile per la nostra Città, costatiamo una volontà da parte di piccoli gruppi e singoli di alimentare la divisione e intaccare la coesione sociale cittadina della quale, fino ad ora, Piacenza si è connotata.

Per ciò, in momenti come questi, è necessario l’impegno di tutti per emarginare ogni tipo di pensiero divisivo e di contrapposizione, nonché di partigianeria.
La comunità islamica di Piacenza è da anni impegnata con un lavoro continuo e costante, sopratutto con i giovani, per rafforzare un senso di appartenenza alla comunità cittadina e per contrastare il disagio giovanile. Questo, assieme all’impegno della Chiesa, delle istituzioni, della società civile e di tante donne e uomini volenterosi, è un patrimonio che non può essere deturpato da un evento circoscritto.

L’invito della comunità rivolto indistintamente a tutti, ribadito oggi anche dall’imam durante la Jumuaa (sermone), quindi è quello di non lasciarsi trascinare in commenti, lamenti e azioni che possano acuire l’odio e i sentimenti di rivalsa verso altri, ma sentirsi uniti nel condannare fermamente ogni tipo di pensiero, emozione e azione negativa senza cadere nella strumentalizzazione da parte di chi vuole accrescere un proprio interesse.

Crediamo che per concorrere a disinnescare dinamiche di violenza, sarà necessario da parte delle varie anime cittadine, contribuire a favorire momenti di dialogo e di sano confronto sui reali problemi che esacerbano i cittadini.
Il bene comune e la coesione sociale devono essere sempre al centro della nostra attenzione e la nostra priorità assoluta in tempi sempre più incerti e connotati da crescenti tensioni”.

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