Pd sconfitto a Parma e Piacenza, gli insegnanti hanno fatto la differenza
Attraverso un comunicato stampa la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza plaude alla sconfitta che il Pd ha subito nelle due città “ancora una volta gli elettori hanno punito il partito che ha voluto la legge 107/2015, nota con il truffaldino nome di “buona scuola”, in realtà essa è un durissimo attacco al corpo docente italiano. Sin dall’introduzione di questa legge ingiusta, la Gilda di Parma e Piacenza pur essendo un’organizzazione indipendente dalla politica è stata costretta a reagire per “legittima difesa”, in ogni consultazione elettorale ha invitato i docenti e le loro famiglie a non votare per il Pd. Prima di Parma e Piacenza l’appello aveva avuto un buon riscontro anche a Traversetolo, Fontevivo, Fiorenzuola d’Arda, Bettola e Varano de Melegari. Al primo turno 7200 voti di lista in meno a Parma e 3600 a Piacenza, rispetto alle scorse elezioni comunali, potrebbero essere segnale positivo un per eliminare la chiamata diretta degli insegnanti e le cattiverie che in questi mesi si sono abbattute contro i docenti e le loro famiglie. Il Pd ha introdotto la discrezionalità dei dirigenti scolastici ai fini del reclutamento dei docenti (chiamata diretta e non per graduatoria), ha abolito la titolarità di sede degli insegnanti ed ha aumentato i poteri discrezionali dei dirigenti in maniera spropositata. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Piacenza e Parma, a tal proposito dichiara: “Noi non molliamo e quanti si sentono forti grazie alle vergognose norme non ci fanno paura”.