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La Guardia di Finanza festeggia il suo 244° compleanno. A Piacenza scoperti 50 evasori totali

La Guardia di Finanza di Piacenza ha celebrato oggi, 25 giugno, il 244° anniversario della fondazione del Corpo.

Nel corso della cerimonia è stata data lettura dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza – Generale Corpo d’Armata Giorgio Toschi e sono stati premiati i finanziari che si sono distinti in particolari e delicate operazioni di servizio.

Durante l’evento il Comandante Provinciale – Colonnello Daniele Sanapo – ha voluto omaggiare i finanzieri caduti in guerra con una corona d’alloro posta ai piedi del monumento raffigurante il grifone, simbolo iconico della Guardia di Finanza. Nel suo breve intervento, il Comandante ha voluto ringraziare tutti i militari dipendenti e sottolineato il ruolo della Guardia di Finanza quale presidio insostituibile di legalità e di sicurezza economico–finanziaria del Paese e che la sua difesa sia compito imprescindibile di ogni militare del Corpo.

La manifestazione, prima della sua conclusione, ha visto anche lo svelamento di un’opera in bronzo raffigurante un Finanziere, col cappello alpino, che guarda verso il confine, donata dal Gen. B. Mauro Santonastaso, Vice Presidente per l’Italia Settentrionale dell’A.N.F.I.

La scultura è stata collocata nell’atrio d’ingresso degli uffici della palazzina sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza.

Come ogni anno l’anniversario è anche un’occasione per tracciare il bilancio sui risultati conseguiti dalle Fiamme Gialle piacentine nel 2017 e nei primi cinque mesi del 2018. Vediamo dunque i numeri più significativi.

Nel 2017 e nel periodo “gennaio – maggio 2018”, la Guardia di Finanza di Piacenza ha eseguito quasi 300 interventi fiscali in materia di II.DD. e IVA. L’attività del Corpo si è concentrata soprattutto nei confronti di soggetti fiscalmente pericolosi, ovvero detentori di ingenti patrimoni accumulati grazie alla commissione di gravi reati tributari ed economico-finanziari, scovati dalle fiamme gialle grazie all’oggettivo rilevamento della sproporzionalità tra i redditi dichiarati al fisco e la reale disponibilità finanziaria manifestata. Non di rado questi soggetti si avvalgono di professionisti e consulenti esperti nel ramo tributario, che creano, ad hoc, veri e propri stratagemmi artificiosi, caratterizzati dall’emissione ed utilizzo, in contabilità, di fatture false, che “dopano” i bilanci societari compromettendo la leale concorrenza tra le imprese che invece le regole le rispettano. A queste si aggiungono le cosiddette “frodi carosello”, che generano crediti IVA totalmente inesistenti o che permettono indebite compensazioni di imposte e contributi.

53 sono stati i soggetti denunciati per reati fiscali nell’ultimo anno e mezzo, che vanno dalla “omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’IVA”, all’ “emissione di fatture per operazioni inesistenti” dalla “dichiarazione fraudolenta”, all’occultamento o distruzione delle scritture contabili.

I valori patrimoniali sequestrati per reati fiscali, nel solo 2018, superano i 2 milioni di euro mentre le proposte di sequestro, avanzate dai Reparti operativi all’Autorità Giudiziaria nell’ultimo anno e mezzo, sempre nell’ambito dei reati fiscali accertati, raggiungono quasi gli 11 milioni di euro.

50 sono stati gli evasori totali totalmente sconosciuti al fisco (evasori totali) in un anno e mezzo, responsabili di aver evaso oltre 9 milioni di IVA.

Nel settore delle Accise sono stati conclusi 21 interventi che, complessivamente, hanno consentito, anche a seguito di attività di polizia giudiziaria, di rilevare un’evasione di tributo di circa 37mila euro, un sequestro penale di oltre 18.000 Kg di prodotti energetici, ed accertato un consumo in frode di oltre 50.000 Kg.

Nel comparto del gioco e delle scommesse sono stati eseguiti 25 interventi a prevenzione del contrasto al gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori.

Sono state effettuate, nell’ambito del CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO, nell’ultimo anno e mezzo:

–      2789  ispezioni sul corretto rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali;

–      124  controlli al canone RAI;

–      625  controlli al trasporto delle merci;

–      114 controlli sugli indici di capacità contributiva.

Nel 2017, e nei primi 5 mesi del 2018, è proseguito l’impegno dei militari nella lotta alla corruzione ed al contrasto degli illeciti che provocano nocumento alla spesa pubblica nazionale e Comunitaria.

Nel periodo sono state denunciate, nell’ambito della lotta ai fenomeni di corruzione, peculato, concussione e abuso d’ufficio, 34 soggetti – 29 in qualità di Pubblici Ufficiali, dei quali 6 in stato di arresto.

Le proposte di sequestro, complessivamente avanzate agli organi preposti, ammontano ad oltre 4 milioni e 300mila euro.

Il valore degli appalti, in cui sono state riscontrate irregolarità, è di oltre 81 milioni di euro su un totale di gare, sottoposte a controlli, pari a 87 milioni e mezzo di euro.

Individuati 9 soggetti responsabili di inefficienze e sprechi per un ammontare di danni erariali, accertati nel medesimo periodo, pari a quasi 3 milioni di euro.

Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunitario hanno riguardato:

–      nel settore dei fondi strutturali (riguardanti nello specifico il Fondo Sociale Europeo, il Fondo Regionale Disabili ed il Fondo finanziamenti pubblici per lavoratori dipendenti delle imprese) un’indebita percezione di oltre 3 milioni e mezzo di euro, con la denuncia di 2 soggetti responsabili;

–      nel settore della politica agricola comune sono stati denunciati 9 soggetti, con la contestuale verbalizzazione di 10 violazioni amministrative; la frode complessivamente accertata nello specifico comparto ammonta ad oltre 950 mila euro a fronte di un contributo complessivamente controllato pari ad 1milione e 26 0mila euro.

88 sono stati gli interventi sulle PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE (ovvero controlli che riguardano erogazioni a favore di soggetti che versano in delicate condizioni economiche e sociali) di cui oltre il 40% sono risultati irregolari.

In ambito sanitario sono stati effettuati 25 controlli effettuati sui Ticket sanitari che hanno permesso di individuare irregolarità pari all’88% dei casi ispezionati;

Le indagini patrimoniali contro la criminalità, hanno consentito, nel 2017 e nei primi 5 mesi del 2018, il sequestro di beni e valori pari ad 1 milione e 200 mila euro, mentre le richieste di sequestro, in corso, ammontano a 1 milione e 623 mila euro

Seguire i flussi finanziari per contrastare il fenomeno del riciclaggio del denaro sporco è una prerogativa imprescindibile per il Corpo, Per contrastare meglio il fenomeno è necessario un’azione preventiva che passa attraverso gli approfondimenti delle segnalazioni per operazioni sospette.

Sono state esaminate 188 operazioni con la constatazione di rilievi ai fini di Imposte dirette e contestazioni di violazioni ai fini della normativa antiriciclaggio.

Gli interventi in materia di contraffazione marchi e tutela made in Italy sono stati 42, che hanno portato alla denuncia di 25 soggetti ed al sequestro di oltre 8mila articoli tra quelli propriamente contraffatti e quelli con falsa indicazione del made in Italy. In aggiunta si segnala anche il sequestro complessivo, in violazione delle leggi sanitarie vigenti, di oltre 139 tonnellate di carne privi di qualsiasi indicazione o rintracciabilità, o recante una data di scadenza abbondantemente superata.

Nel settore a contrasto dei traffici di droga, nel 2017 e nei primi 5 mesi dell’anno, sono stati effettuati 115 interventi che hanno consentito di procedere a 9 arresti e 37 denunce a piede libero; in tale ambito sono stati sequestrati più di 9 kg tra hashish e marijuana e oltre 2 Kg di cocaina.

La Guardia di Finanza ha inoltre continuato a fornire il proprio contributo per la sicurezza dei cittadini, anche con il controllo del territorio e la vigilanza di obiettivi sensibili, eseguito in concorso con la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri.

In tale ambito sono stati tratti in arresto, in altrettante operazioni di controllo della sicurezza cittadina, 3 latitanti che gravitavano costantemente nella Provincia di Piacenza.

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