Matteo Rancan, consigliere della Lega Regione Emilia Romagna interviene sulla questione del blocco degli euro 4 durante lo stop al traffico, dopo il confronto in Commissione Bilancio che si è tenuto nel pomeriggio di ieri.
«La nostra proposta di escludere le vetture con motore diesel euro 4 – spiega Rancan – è stata bocciata. Si trattava di una idea di buon senso formulata per raccogliere le istanze dei cittadini e degli esercenti penalizzati da una manovra troppo restrittiva e inadeguata. Da giorni segnaliamo come bloccare le vetture euro 4 significhi creare un grave danno all’economia delle imprese, delle famiglie e di tutto il territorio. Come noto infatti, nella nostra regione una vettura su quattro è alimentata da motore euro 4 e, dunque, bloccare anche i veicoli con questo tipo di emissione, oltre a quelli con emissioni più inquinanti, significa bloccare intere città».
A risentirne, secondo l’esponente piacentino del Carroccio, sono soprattutto «i lavoratori che utilizzano i mezzi commerciali per spostarsi: mezzi ancora recenti che la crisi non permette di sostituire e per i quali non è stato varato nessun piano di incentivi serio». Proprio ieri Ascom Confcommercio e Confesercenti hanno chiesto all’assessore Paola Gazzolo e al governatore Stefano Bonaccini di «valutare concretamente l’ipotesi di un’attenuazione della misura che riesca a coniugare la tutela dell’ambiente e della salute con le esigenze del mondo del lavoro» e, sostanzialmente, «la stessa richiesta è stata avanzata da noi in Commissione», spiega il consigliere.
«La nostra proposta – insiste – era molto semplice e di buon senso: esentare i veicoli diesel euro 4 dalle limitazioni poste dal Pair alla circolazione nei centri abitati, con popolazione superiore ai 30.000 abitanti. Ma il Pd l’ha respinta».
La Lega ripresenterà l’emendamento sul blocco della circolazione per i mezzi euro 4 in aula, «nella speranza che questa maggioranza maturi un ripensamento non certo a beneficio della Lega, ma delle migliaia di emiliano romagnoli che, a causa di politiche sbagliate e adottate senza considerare le esigenze dei cittadini non possono più circolare liberamente col proprio autoveicolo».
Nella stessa Commissione poi «è andata in scena la farsa sull’utilizzo saltuario di natura domestico-ricreativa di camini e focolari», continua Rancan. «Per correggere la normativa assurda e penalizzante che il Pd ha deciso di applicare – aggiunge – abbiamo chiesto che la possibilità di utilizzo saltuario venga esplicitata, in modo da permettere ai cittadini quanto meno di rispettare le tradizioni famigliari di qualche occasionale festa in famiglia davanti al caminetto senza il rischio di incorrere per questo in pesanti sanzioni».
Su questo punto «messo alle strette, il Pd si è reso conto della assurdità del provvedimento appena varato e ha congelato il nostro emendamento rinviandone l’approvazione all’assemblea del 16 ottobre prossimo».
Per Rancan resta evidente che «su una questione importante come la qualità dell’aria la politica del Pd paga il prezzo di una ideologia estremista che, nel tentativo di accaparrarsi il consenso degli elettori più sensibili al tema, vara norme esageratamente restrittive per le quali ancora non è stato provato alcun risultato».