Sono molte le strutture che in questo periodo si trovano in difficoltà nel reperimento di materiale di prima necessità come ventilatori, mascherine (DPI), guanti e quanto altro sia utile per trattare coi pazienti, evitando ulteriori contagi da Coronavirus.
Fra queste anche il Pio Ritiro Cerati, una delle tante residenze piacentine per anziani o comunque per persone con patologie degenerative. Strutture a cui – nella quotidianità – si fa poco caso nonostante il prezioso contributo che danno alle famiglie. Il Cerati come altri ricoveri è messo in forte crisi dall’emergenza Covid.
La responsabile amministrativa Manuela Gotti fa sapere che in questo momento non ci sono casi di Coronavirus nella struttura, tuttavia il personale è preoccupato. Anche solo un contagio potrebbe creare enormi problemi. “Ci sono stati accorgimenti che hanno comportato costi aggiuntivi non previsti, d’altronde non si può prevedere una pandemia. Se prima usavamo una certa quantità di disinfettante, oggi ne usiamo molto di più. E questo vale per le mascherine. Oggi ci arrangiamo con quelle di stoffa, pur non essendo di qualità eccelsa sono meglio di niente”.
Gotti racconta anche del rapporto con l’Azienda USL , che descrive come costante: “Le cose che sono riusciti a darci sono una confezione di occhiali, nel caso in cui ci sia un caso di Coronavirus. L’aggiornamento ormai è di ora in ora, l’Azienda Usl ci offre quello che può. Non abbiamo per ora casi sospetti di Coronavirus, ma nel caso scoppiasse un’emergenza qui dentro, come tutti gli altri non saremmo del tutto pronti. Dobbiamo avere una dotazione minima. Questo vale anche per la sruttura parallela del San Camillo, gestita da Coopselios e riservata ad ospiti non autosufficienti. Dobbiamo avere stanze libere nel caso ci sia necessità di isolare qualcuno. E dobbiamo tenerle comunque, anche senza casi particolari, fino alla fine dell’emergenza, in casa protetta”.
La riflessione della responsabile amministrativa cade poi sul lavoro e sulla ricaduta che questo ha sugli altri: “Abbiamo delle vite sulla coscienza. Abbiamo avuto un ottimo rapporto con l’azienda Usl. È stata creata una casella di posta elettronica apposita per le case residenza per anziani e case protette per le necessità. Siamo stati contattati dalla dottoressa Vedovelli. Se spendevo 100 euro per mascherine, oggi ne spendo 1500″.
Ovviamente, sottolinea Manela Gotti noni importa quanto costano “la spesa vale sempre la salute dei nostri ospiti, qualunque essa sia”.
E’ chiaro però che ogni aiuto a favore delle case di riposo è fondamentale. Accogliao dunque la richiesta di inserire anche il Pio Ritiro Cerati fra le strutture da sostenere con la nostra raccolta fondi (ed eventuali altre che ne avessero bisogno ci posono scrivere all’indirizzo redazione@piacenzaonline.info Pero avbbiamo bisogno anche di voi. Aiutateci ad aiutare. Contribuite anche con un piccolo versamento alla nostra campagna: qui il link
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