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Lega: «Botte ai carabinieri e violenza, ecco la democrazia dei centri sociali»

Sugli scontri di oggi pomeriggio interviene anche la Lega con un comunicato:

 «Anche noi auspichiamo la rivoluzione, ma quella del buon senso. Non quella dei centri sociali fatta di sassi e bottiglie lanciate, spranghe, carabinieri pestati e centri storici messi a ferro e fuoco. E per fortuna che alla manifestazione “antifascista” della sinistra hanno partecipato quelli che si riempiono la bocca di parole come pace, integrazione e condivisione, pronti a insegnare agli altri che cos’è la democrazia».

E’ il commento di Elena Murelli, candidata della Lega per la Camera, nel listino al collegio Piacenza-Parma-Reggio e di Pietro Pisani, candidato al Senato all’uninominale. Murelli interviene dopo i disordini avvenuti a Piacenza, dove almeno tre fra carabinieri e agenti di polizia sono rimasti feriti. «La solidarietà va subito a chi è rimasto vittima di queste manifestazioni incivili – ha affermato Murelli – alle forze dell’ordine che vanno in piazza, rischiando, proprio per difendere la democrazia. Che non è la stessa di cui parlano i centri sociali. Un sabato tranquillo è stato negato ai piacentini». La Lega «chiede che i centri storici – incalza Pisani – non vengano più concessi per le manifestazioni di gruppi chiaramente estremisti». Inoltre, dicono i candidati del Carroccio, andrà chiarito come mai quel gruppo di violenti sia riuscito ad accedere in una zona dove non sarebbe dovuto passare.

«Oggi è stata scritta una pagina vergognosa della storia piacentina» aggiunge  Pietro Pisani, candidato piacentino al Senato per la Lega Nord alle prossime Politiche del 4 marzo, durissimo nel commentare i fatti che oggi hanno visto il centro di Piacenza teatro di scontri violenti tra alcuni manifestanti “antifascisti” e forze dell’ordine. «La città è stata teatro di episodi di violenza inqualificabile durante un corteo “antifascista” – prosegue Pisani – Violenza di cui le forze dell’ordine sono rimaste vittima, con un carabiniere finito in ospedale». E ancora: «E’ Vergognoso. Soprattutto perché oggi è la Giornata del Ricordo in onore delle migliaia di italiani massacrati nel ’43 dal maresciallo comunista Tito e tutti, indistintamente, avrebbero dovuto raccogliersi a commemorare i nostri connazionali morti nelle foibe. I veri colpevoli di oggi sono coloro che hanno chiamato da fuori città i violenti che si sono resi protagonisti di fatti che faranno discutere ancora a lungo».

Al candidato Pisani si unisce Davide Garilli, consigliere comunale di Piacenza e coordinatore dei Giovani Padani: «E’ vergognoso che proprio il 10 febbraio decine di delinquenti abbiano messo a soqquadro il centro storico dimostrando tutto il loro “pacifismo” e la loro “democrazia” attraverso episodi di una violenza inaudita. Al carabiniere pestato in via Sant’Antonino va tutta la nostra solidarietà così come al giornalista ferito da un sampietrino in faccia e anch’egli ricoverato». Garilli rincara la dose: «Altrettanto vergognosa è la partecipazione a un corteo del genere da parte di una figura istituzionale come Luigi Rabuffi (consigliere comunale di Piacenza in Comune, ndr)». «Coloro che si proclamano antifascisti – conclude Garilli – sono i primi a reincarnarsi in ciò che vorrebbero cancellare».

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