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Maltempo: un miliardo di danni in agricoltura secondo Coldiretti

La provincia piacentina è tra le più colpite in Emilia Romagna dall’ultima ondata di maltempo. Il forte vento che si è abbattuto, soprattutto nelle aree montane nella notte tra il 29 e il 30 ottobre, ha provocato crolli di mura, capannoni, tettoie e tunnel.

Il numero di aziende colpite continua a salire: circa 80 le segnalazioni raccolte dagli uffici zona di Coldiretti Piacenza, fino a 4 milioni di euro i danni stimati. E’ quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti nazionale che ha convocato la task force sull’emergenza maltempo in occasione dell’Assemblea elettiva della maggiore organizzazione degli agricoltori in Europa.

In Italia, si concentra nelle campagne un terzo dei danni provocati dal maltempo con raffiche di vento, nubifragi, esondazioni, trombe d’aria e grandinate che hanno colpito pesantemente l’agricoltura e le foreste con un conto complessivo di circa un miliardo di euro tra ulivi secolari sradicati, boschi decimati, coltivazioni distrutte, semine perdute, campi allagati, muri crollati, serre abbattute, stalle ed edifici rurali scoperchiati e animali morti o dispersi, ma anche problemi alla viabilità provocati da frane e smottamenti.

Nel giro di un decennio il rincorrersi di eventi estremi causati dai cambiamenti climatici è costato all’agricoltura oltre 14 miliardi di euro tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne, anche a causa dell’incuria e dell’abbandono del territorio determinati da politiche carenti o sbagliate.

L’ultima ondata di maltempo ha provocato anche la strage di circa 14 milioni di alberi compromettendo l’equilibrio ecologico ed ambientale di vaste aree montane e mettendo a rischio la stabilità idrogeologica. Ad essere abbattuti sono stati soprattutto faggi ed abeti bianchi e rossi nei boschi dal Trentino all’Alto Adige, dal Veneto al Friuli dove nelle montagne – sottolinea la Coldiretti – la mancanza di copertura vegetale lascia il campo libero a frane e smottamenti in caso di forti piogge senza dimenticare gli effetti sulla grande varietà di vegetali e sulla popolazione di mammiferi, uccelli e rettili che popolano i boschi.

Coldiretti ha anche presentato un Piano di rinascita delle foreste italiane: trentacinquemila nuovi posti di lavoro potrebbero nascere dalla riscossa del bosco italiano con l’aumento del prelievo del legname dai boschi che oggi coprono una superficie record di 10,9 milioni di ettari, praticamente raddoppiata rispetto all’Unità d’Italia quando era pari ad appena 5,6 milioni di ettari.

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