«E’ inquietante che un sindaco della nostra provincia venga minacciato, con metodi da boss. A Roberta Battaglia la nostra solidarietà. Complimenti e grazie alla procura e ai carabinieri che hanno raso al suolo una gang, un’associazione per delinquere, che non aveva scrupoli non solo a compiere furti, ma anche a rapinare anziani e disabili, barattare armi in cambio di droga e impossessarsi di un pezzo di territorio».
E’ duro il commento dei parlamentari della Lega, Elena Murelli e Pietro Pisani, nei confronti dei 34 arrestati, accusati della serie infinita di furti e ricettazioni messe a segno negli anni nella nostra provincia. «Una zona franca di illegalità – continuano – che vedeva anche aziende piacentine stringere accordi con i nomadi dei campi di Caorso e Piacenza per rivendere metalli e ricettare materiali rubati. Riportare la legalità significa anche perseguire chi si finge povero quando invece ha patrimoni enormi. E’ una presa in giro degli italiani, ma soprattutto dei veri poveri». Murelli e Pisani auspicano per chi sarà ritenuto responsabile il massimo della pena prevista. «Serviva un segnale forte e questo lo è stato. Ci auguriamo ce ne siano altri. E se qualcuno protesterà – concludono – invocando inclusione e accoglienza, con i soldi della collettività, ce ne faremo una ragione».