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Non c’è strada dissestata che le sfugga. La Wonder Woman piacentina delle interrogazioni

Un armadio ricolmo di borsette? Troppo scontato.

Una stanza della casa destinata ad ospitare almeno un centinaio di scarpe? Un altro luogo comune.

Negli armadi di casa Zanardi non si nascondono tacchi vertiginosi e borsette per ogni occasione ma una collezione che non passa mai di moda. Primavera, estate, autunno ed inverno senza nemmeno preoccuparsi del cambio di stagione. Che arriva o sempre troppo tardi o sempre troppo presto.

In casa Zanardi si nascondono buche. E la sua collezione ha toccato ormai quota cento. Ce ne sono davvero di tutti i modelli: c’è la buca sulla strada di Pittolo per tutti i giorni, c’è quella da sera del Facsal dove le coppiette rischiano di inciampare dopo l’ennesimo limone.

Ci sono anche i faretti di piazzale Libertà: quelli che una sola persona (che preferisce restare anonima) ha confessato di aver visto integri almeno per una giornata. Una sola persona che era probabilmente ubriaca dopo aver alzato troppo il gomito.

Ma come si può abbinare al meglio una buca? Basta comprare nelle boutique di via Molinari ed Emilia Pavese un pizzico di illuminazione scarsa per ottenere l’accessorio perfetto. E trovare spazio anche per un anello in formato semaforo via Veneto. Uno di quelli dove i piacentini si ritrovano a sfogliare il manualetto della scuola guida per indovinare la precedenza quando la luce è lampeggiante.

Per Gloria l’acquisto giusto è un’interrogazione consiliare sui pericoli dell’attraversamento pedonale in via IV Novembre. Quella dove nascono parigine e la speranza che qualcuno rallenti. In tempo di saldi o meno non fa nessuna differenza: la borsa della consigliera (chissà se sarà biodegradabile) è sempre piena di spunti e di riflessioni.

Peccato che fosse troppo piccola per metterci dentro l’albero di Natale di Ottone, quel paesello dove si arriva dopo curve e tornanti. E dove Gloria ha lasciato un pezzo di cuore. Avrebbe lottato a spada tratta in piazza Cavalli con il fratello minore piacentino e sarebbe balzato agli onori della cronaca anche più del romano Spelacchio.

Chissà se nell’armadio di Gloria dietro il Codice civile si nasconde anche un mantello da super eroina. Una super eroina senza pozzanghera e senza paura che di notte sfida la scarsa manutenzione che attanaglia la città. Il suo nome è Super G e fa lo slalom tra le buche. Che provano a scappare ma essendo buche non si muovono di un passo.

Super G, siamo tutti con te.

 

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