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Nuove nubi sul cantiere di piazza Cittadella

In consiglio comunale a Piacenza dichiarazioni a sorpresa di Sara Soresi (FdI) secondo cui la prefettura avrebbe avviato le procedure per verificare eventuali infiltrazioni mafiose

Cosa succederebbe se all’improvviso sulla già intricatissima vicenda di piazza Cittadella irrompesse anche un’ipotetica interdittiva antimafia? È la domanda che sorge spontanea dopo che questa sera, al termine del consiglio comunale, durante le comunicazioni, la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi ha sganciato quella che – se confermata – sarebbe una vera e propria bomba politica. L’esponente del partito della Meloni ha reso noto che, da quanto le è stato riferito, sarebbe stata avviato il procedimento previsto dal Decreto legislativo 159 del 2011. A questo link sul sito del consiglio comunale si può ascoltare il suo intervento. Qui di seguito la trascrizione dello stesso:“Ho appreso – ha detto Soresi parlando del cantiere di piazza Cittadella – una notizia da verificare, che vi invito a verificare, che è piuttosto allarmante: mi è stato riferito che sarebbe stato notificato l’avvio del procedimento per interdittiva ai sensi degli articoli 91 e seguenti del Decreto legislativo 159 del 2011. Sono certa che il concessionario avrà tutti gli elementi per evitare questa interdittiva fornendo tutti i necessari chiarimenti. Ma se così non fosse, cosa facciamo? Potremmo andare incontro ad uno periodo di stallo davvero lungo, una situazione preoccupante per la prosecuzione di un’opera che non ho mai condiviso, ma che certo non puó trovarsi nello stato in cui si trova attualmente”.

Vediamo cosa comporta un’interdittiva antimafia
L’interdittiva antimafia è un provvedimento amministrativo del prefetto che mira a tutelare l’economia da infiltrazioni della criminalità organizzata e produce l’effetto di escludere l’imprenditore (colpito da essa) da contratti con la pubblica amministrazione.

Al termine di un’articolata procedura il prefetto può decidere che ci siano o che non ci siano le condizioni per un provvedimento di interdittiva antimafia.

A chiarire le conseguenze della prima ipotesi é la stessa Anac, l’autorità anticorruzione: “In presenza di una informativa interdittiva, la Stazione appaltante deve adeguarsi agli accertamenti eseguiti dal Prefetto, e dunque procedere all’annullamento dell’aggiudicazione”.

Cosa può fare l’impresa che si ritenga ingiustamente colpita da interdittiva

Un’impresa colpita da interdittiva può impugnare il provvedimento davanti al Tar e l’eventuale sentenza del tribunale amministrativo può essere oggetto di ricorso al Consiglio di Stato.

È evidente che un’interdittiva antimafia, al di là di qualunque altra considerazione, quando interviene su un appalto in corso di svolgimento rischia di provocare un lungo periodo  di incertezza, congelando i lavori.

Una situazione che ci si augura non debba accadere a Piacenza. Un cantiere fermo in attesa che si concludano le procedure giudiziarie sarebbe una vera iattura per tutti.

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