“Ciò che è successo alla centrale di Caorso nel pomeriggio del 25 settembre ci preoccupa moltissimo. Chiediamo con urgenza di avere contezza di tutti i dettagli dell’infortunio di cui è stato vittima un lavoratore: va fatta piena chiarezza e invitiamo Sogin a condividere tutte le informazioni con i lavoratori e i loro rappresentanti”.
Cgil, Cisl, Uil di Piacenza insieme alle categorie dei metalmeccanici (Fim, Fiom, Uilm) e degli elettrici (Filctem, Flaei, Uiltec) affidano a una nota stampa il commento e le considerazioni dopo il gravissimo infortunio avvenuto ieri in un edificio del complesso della Centrale nucleare di Caorso (Piacenza). Stando a quanto si è appreso, nel complesso in dismissione da parte di Sogin un operaio di 31 anni operante per una ditta in appalto è rimasto folgorato da una scarica elettrica di 6mila volt proveniente da una blindosbarra. L’evento è avvenuto in area convenzionale e, pertanto, non ha comportato alcuna conseguenza di natura radiologica.
“Prima di tutto esprimiamo tutta la nostra solidarietà al lavoratore rimasto folgorato e dichiariamo fin da subito la nostra disponibilità nei confronti della famiglia, a cui offriamo il massimo supporto.
Da quello che abbiamo appreso, la criticità è da ricercare in un problema a una “blindosbarra” che, ancora in questi minuti, non è per nulla stato chiarito. Rispetto allo smantellamento e alla manutenzione di questi manufatti, ossia delle “blindosbarre” conduttrici di energia elettrica ad alto voltaggio, abbiamo chiesto e chiediamo ancora massima chiarezza. Incidenti così non ne devono accadere” dicono i sindacati. “Valuteremo inoltre se, come denunciato già in precedenza, la riduzione di personale da parte di Sogin, e il relativo ricorso a un crescente numero di lavori affidati in appalto influisca sui livelli di sicurezza delle operazioni. L’incontro già previsto per venerdì 27 sarà utile per affrontare tutte le questioni ancora sul tavolo”.