giovedì, 12 Giugno, 2025
24.9 C
Piacenza
spot_img
HomePrima PaginaPiacenza: meno bus in centro, più disagi per gli utenti

Piacenza: meno bus in centro, più disagi per gli utenti

La riforma del trasporto urbano non convince. Penalizzate anche categorie fragili. E intanto i nuovi semafori pedonali in piazzale Marconi già mostrano i primi limiti: pochi li rispettano e il tempo per attraversare è molto breve

image_pdfimage_print

Prima giornata lavorativa (ma non scolastica) dopo la rivoluzione dei bus piacentini che ha portato a drastici tagli delle corse.

La “ghigliottina” dei passaggi ha incontrato il grande favore di alcuni fra gli abitanti di via Sant’Antonino, via Garibaldi, via San Bartolomeo che mal sopportavano l’inquinante e rumoroso andirivieni dei grossi pullman arancioni, ora ridotti fino al 42% e del tutto eliminati nel tratto di via Roma tra la Lupa e via Alberoni.
Durante la presentazione del nuovo orario sperimentale era stato assicurato che questo assetto non avrebbe comportato “disagi”.

Un rapido giro fra alcune delle fermate coinvolte ci ha permesso di raccogliere sensazioni ed opinioni di tutt’altro tenore da parte degli utenti. Siamo partiti da via Romagnosi dove, contrariamente al passato, nessun bus porta più alla stazione ferroviaria.
«Per me è un enorme disagio» – ci ha fatto presente una giovane universitaria con un handicap motorio.

«Dovrò organizzarmi in maniera diversa – ci ha raccontato – facendomi accompagnare in auto dai miei famigliari. Ho infatti scoperto che il bus ora si ferma davanti alla scuola Alberoni e non porta più in piazzale Marconi. Per una persona normodotata fa poca differenza ma per me …. quelle centinaia di metri in più sono una montagna da scalare. Peccato perché io sono una sostenitrice della mobilità sostenibile. Non credo che la strada scelta sia quella giusta. Tagliare le corse mi sembra una soluzione semplicistica».
Alla fermata poco distante di via Borghetto abbiamo raccolto svariate lamentele sia per le conseguenze di questo nuovo orario e dei relativi tagli di corse sia per la scarsa informazione.

«Possibile che nessuno abbia pensato di appendere grossi cartelli esplicativi sulle pensiline» hanno sottolineano alcuni utenti.

«Abbiamo aiutato anziani spaesati perché non hanno più trovato linee storiche che erano abituati a prendere da anni, come la 4 e la 6 e non c’era nemmeno un avviso esplicito. Non è che tutti leggono ii giornali».

Scene similari anche in stazione dove a lamentarsi e trovarsi spaesati sono stati questa volta alcuni lavoratori e pendolari che non hanno più trovato in pensilina le usuali corse.
«E’ stata una caccia non al tesoro … ma al bus» – ci ha spiegato un giovane lavoratore, rientrato a Piacenza dopo un week-end a casa.

«Con i bagagli al seguito farsela a piedi è scomodo e così sono solito prendere l’autobus. Oggi non ho trovato quasi nessuna fra le linee che normalmente uso con fermata in via Borghetto. Mi chiedo chi possa aver concepito questa nuova pianificazione. Togliere l’inquinamento dalle strade è lodevole ma non si fa a discapito dell’utenza. Anziché avvicinare nuovi utenti al trasporto pubblico qui si allontanano quelli che ci sono. Considerando tra l’altro che il centro è abituato soprattutto da anziani per cui le distanze fanno la differenza. Spero ci ripensino».

Attivati i semafori per l’attraversamento … ma pochi li rispettano

Quella dei bus non è l’unica novità entrata in vigore con questo inizio di giugno. Dopo mesi e mesi di sperimentazione, da ieri, sono stati attivati i due semafori per l’attraversamento fra i giardini Margherita e piazzale Marconi. Sono bastate poche ore dal debutto perché emergessero due criticità. La prima la racconta benissimo la foto pubblicata qui sopra e che coglie un anziano mentre attraversa la strada, rigorosamente sulle strisce, davanti al semaforo, ignorandone però il fiammante colore rosso. Una scena che si ripete con costanza e con tutte le fasce di età. La colpa qui è certamente dei cittadini indisciplinati. Resta da capire come farà un’amministrazione che non riesce a far rispettare divieti come quello dell’uso di bici in via XX Settembre a far si ché l’attraversamento sia realmente regolato dalla sequenza verde, arancione, rosso.
Ben più grave invece il tempo scelto per permettere ai pedoni di attraversare, una manciata di secondi a nostro giudizio assolutamente insufficiente per permettere ad una persona anziana o con mobilità ridotta di effettuare il passaggio in sicurezza una volta premuto il tasto arancione. Colpisce che dopo mesi di calcoli e prove questo aspetto sia passato inosservato.

ARTICOLI COLLEGATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -
Mostra Fattori
Banca Piacenza

Articoli PIu' popolari