Continua a far discuter la frase di Giancarlo Talamini Bisi docente di italiano, storia e latino del liceo Mattei di Fiorenzuola, che in un post pubblicato su Facebook e successivamente rimosso, aveva minacciato di ritorsioni gli studenti che avessero deciso di partecipare alla manifestazione delle ”sardine” a Fiorenzuola.
Il ministro Fieramonti: “avviate le procedure per la sospensione”
Il professore tra l’altro ora rischia grosso visto che il ministro ha subito fatto partire un’indagine e a breve potrebbe arrivare una sospensione come ha reso noto lo stesso Fieramonti sempre su Facebook
«Educare al rispetto dei principi della Costituzione è uno dei fondamenti dell’istituzione scolastica, tra questi vi sono certamente il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero ed a partecipare alla vita pubblica secondo i modi garantiti dalla Costituzione stessa.
La scuola è inclusiva e, per definizione, deve educare al pensiero critico e indipendente. Anche il corpo docente, nell’esercitare la sua importantissima funzione, deve attenersi a questi principi, trasferendoli agli studenti, per non venir meno ai suoi doveri.
Non sono perciò assolutamente ammissibili condotte lesive di tali valori, o che addirittura mettano a rischio la fiducia della comunità scolastica.
A tutela dei diritti degli studenti e della stessa scuola ho attivato gli uffici del MIUR per verificare i fatti e procedere con provvedimento immediato alla sospensione».
I sindacati commentano: “parole che descrivono un clima inaccettabile”
«Sono parole che descrivono un clima inaccettabile, concetti che rasentano l’intimidazione e contrari al compito costituzionale previsto per la scuola italiana, che è prioritariamente educare alla partecipazione e al pensiero critico. La valutazione non può essere utilizzata come strumento di intimidazione e di minaccia. Gli studenti non devono rinunciare al loro diritto di esprimere liberamente la loro opinione, così come il docente, nel suo ruolo di educatore, non deve mai prescindere dai suoi obblighi deontologici».
Così, in una nota, i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil di Piacenza insieme ai referenti dei rispettivi sindacati scuola intervengono dopo il “putiferio” scatenato dalle esternazioni di G.T., professore del liceo Mattei di Fiorenzuola che, con toni triviali, ha minacciato di far vedere la sufficienza “con il binocolo” ai suoi studenti se questi avessero partecipato alla manifestazione de “Le sardine di Fiorenzuola”, prevista per domani, domenica 24, in occasione della venuta di Matteo Salvini nella città sulla via Emilia, in provincia di Piacenza.
«Il problema di fondo – aggiungono le parti sociali – è che parte politica disegna le elezioni del 26 gennaio come un’ultima “battaglia”, una “guerra finale” con un gergo guarrafondaio condito da un linguaggio d’odio. Evitiamo massimalismi, concentriamoci sui problemi che, nel mondo della scuola, non sono pochi e non dipendono certo dalla partecipazione o meno degli studenti a una manifestazione di un movimento pacifico e non violento. Siamo di fronte ad un gesto che il sindacato condanna duramente, e siamo convinti che la scuola e l’amministrazione stiano procedendo secondo quello che è di loro competenza per apllicare gli opportuni provvedimenti
L’autore di tali parole dovrà rispondere – a nostro avviso – in tutte le sedi di quello che ha scritto».
Foti (FdI): “Il prof. si scusi con la comunità scolastica”
«Chi come me viene da una storia politica di destra, non può che censurare il fatto che un insegnante intimi agli studenti di manifestare le proprie opinioni. Voglio sperare che le espressioni utilizzate siano solo un brutto ricordo di periodi che mi auguravo – e auguro – definitivamente chiusi. Auspico quindi che si tratti di un pensiero dal sen fuggito e che chi se ne è reso protagonista si scusi con la comunità scolastica». Lo afferma Tommaso Foti, deputato piacentino di Fratelli d’Italia e Vice-capogruppo Vicario alla Camera dei Deputati a commento del post su Facebook del prof.
Il vice ministro Anna Ascani affida invece il suo commento a Twitter
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