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    Provincia di Piacenza: emergenza superata. I conti sono in salute e crescono gli investimenti

    Nel 2018 la Provincia ha effettuato investimenti per quasi 9 milioni di € (in crescita di 600.00 € rispetto al 2017), dei quali 5,6 milioni destinati alla viabilità ed oltre 3 all’edilizia scolastica. Un dato ancora leggermente inferiore a quello dei primi anni del decennio, quando con le manovre del governo Monti prima e poi con la riforma Del Rio furono drasticamente tagliate le risorse provinciali, ma di assoluto rilievo in confronto alla realtà delle altre province: fatti 100  gli investimenti del 2010, quelli di Piacenza sono oggi pari a 80; l’analogo indicatore è pari a 30 sia per le province emiliane che per quelle italiane.

    La buona capacità di investimento dell’Ente emerge anche dal rapporto tra spese per investimento e spese correnti: a Piacenza la spesa per investimenti è pari al 70% di quella corrente, contro un valore del 37% in Regione e del 25% in Italia. Da sottolineare che rispetto a questo indicatore la situazione è nettamente migliorata rispetto al passato: nel 2010 la spesa per investimenti era pari al 43% di quella corrente.

    Incrementate le entrate. Il 40% dei tributi finisce allo Stato

    Le entrate si sono incrementate in misura apprezzabile rispetto all’anno precedente, sia per quanto riguarda quelle correnti, passate da € 25,7 milioni ad € 27,4  milioni, sia e soprattutto per quelle in conto capitale passate da € 6.877.000 ad € 11.854.000.

    In particolare, grazie ai minori prelievi di risorse effettuate dallo Stato, aumenta la quota di risorse che rimangono nelle disponibilità dell’Ente, anche se è ancora certamente troppo alto il prelievo effettuato dallo stato: su un totale di 24,5 milioni di entrate tributarie, ne vengono versati allo stato 11 milioni Ne restano quindi al nostro Ente 13, 4 milioni, circa 2 in più dello scorso anno. Quindi ancora oltre il 40% di quello che l’Ente incassa dai tributi di propria competenza viene trasferito alla Stato. Si tratta di risorse che invece potrebbero di dare risposte alle esigenze del territorio.

    Per quanto riguarda le spese correnti, si riduce ulteriormente la spesa di personale, anche se la ripresa delle assunzioni rallenta il ritmo del decremento rispetto agli anni precedenti. Il miglioramento della situazione finanziaria ha consentito l’incremento delle spese di manutenzione.

    I dati relativi all’avanzo di amministrazione evidenziano che l’Ente, grazie allo sblocco del suo utilizzo consentito dall’ultima legge di bilancio, potrà disporre di risorse importanti per incrementare il proprio piano degli investimenti. L’avanzo di amministrazione non vincolato e quello destinato ad investimenti sono infatti pari complessivamente a 7 milioni di €. Considerando anche le quote vincolate e quelle accantonate, quindi non immediatamente utilizzabili, l’avanzo complessivo è pari ad oltre 13 milioni.

     

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